L'Ente case anziani del Mendrisiotto presenta i conti consuntivi del 2022, chiusi in pareggio e con un risparmio di contributi pubblici
Nel 2022 i 334 posti letto messi a disposizione dall'Ecam, l'Ente case anziani del Mendrisiotto, hanno registrato un'occupazione media del 98,44% e i conti hanno chiuso in pareggio. Due dati che portano il Municipio di Mendrisio a sostenere che “l'esercizio 2022 è il primo durante il quale la logica di messa in rete delle strutture ha comportato un importante risparmio di contributi pubblici, permettendo quindi di disporre di un ente solido e in grado di rispondere in modo efficace ed efficiente ai nuovi e mutati bisogni della popolazione anziana”. Il commento dell'esecutivo è inserito nel messaggio municipale che accompagna il Consuntivo 2022 dell'Ecam. Documento arrivato solo poco prima di Natale sui banchi del Consiglio comunale perché “l'Ufficio degli anziani e delle cure a domicilio (Uacd) ha effettuato e trasmesso la revisione dei conti 2022 nel mese di settembre 2024” e di conseguenza il messaggio municipale “è stato redatto con un importante ritardo rispetto al periodo di riferimento”.
Per Ecam, ma non solo, il 2022 è stato caratterizzato “dal ritorno alla reale normalità dopo i due anni fortemente caratterizzati sia in termini finanziari che di relazioni umane e sociali dal fenomeno pandemico”. A distinguere l'annata è stata anche “l'inclusione nel mandato di prestazione della Casa per anziani Santa Filomena di Stabio (Fondazione Pietro e Giulia Realini), entrata formalmente in rete nel 2021 ma che per tale anno era stata trattata con un contratto di prestazione a sé stante”. Il 2022 è quindi stato “il quarto anno” in cui Ecam ha avuto “un unico contratto di prestazione per gestire la rete delle sei case anziani”. Una rete composta da, lo ricordiamo, Casa Santa Lucia, Fondazione Antonio Torriani fu Leopoldo, Casa Girotondo, Quiete, Casa Cabrini e Casa Santa Filomena e che nell'anno in esame contava 616 collaboratrici e collaboratori con oltre 326 unità di lavoro a tempo pieno.
Il 2022 è stato anche l'anno in cui il gruppo di lavoro composto da direzione, presidente e vicepresidente di Ecam si sono occupati di “definire delle nuove linee strategiche dell'Ente, sia in termini di relazioni istituzionali interne ed esterne, che ci pianificazione dei costi e degli investimenti”. Paralelamente il Consiglio di Direzione “ha svolto un team building durante il quale si sono sviluppate tematiche relative all’identità dell'ente, alla comunicazione e alla responsabilità con particolare accento sulla definizione di missione visione e valori”.
Buone notizie sono come anticipato arrivate in ambito finanziario. “Il finanziamento della rete e una gestione particolarmente oculata delle risorse hanno permesso all'Ente di non far capo al contributo di accompagnamento alla messa in rete, permettendo quindi un risparmio che si situa attorno ai due milioni e mezzo di franchi”. Il risultato finale è stato un utile di poco inferiore ai tre milioni di franchi. Il Municipio di Mendrisio spiega che il mancato utilizzo del contributo di accompagnamento alla rete, il non riconoscimento di costi non monetari per complessivi 326mila franchi e il plafonamento dell'utile dopo la revisione cantonale hanno prodotto un pareggio di risultato. “Se l'ottimo risultato di esercizio dimostra la bontà del progetto di messa in rete delle strutture, non si esclude in futuro che si debba ancora accedere, seppur in misura limitata, a misure di accompagnamento”. Questo perché “l'attuale definizione dei prezzi standard secondo delle classi basate sulle dimensioni (posti letto) delle strutture non è più adatto ai modelli di rete, che evidentemente operano con numeri ben differenti”. Ma anche perché “l'Autorità cantonale non sempre riconosce nei prezzi standard l'importante evoluzione dei costi alla quale stiamo assistendo negli ultimi anni”.
La rete Ecam include anche 17 posti letti, presso la casa Santa Lucia di Arzo, per le cure acute temporanee o soggiorni terapeutici temporanei. “In seguito alla sottoccupazione del reparto – si legge ancora nel messaggio – l'Uacd ha finanziato tali posti letto secondo i dati presentati a preventivo 2022”. Il dato non sembra essere isolato. “Confrontati con un ulteriore calo del tasso di occupazione per gli anni 2023 e 2024, siamo in discussione con i competenti uffici cantonali per meglio comprendere tale fenomeno ed eventualmente portare dei correttivi”.