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Liceo di Mendrisio, atteso il sigillo della Gestione

Nella Commissione del Gran Consiglio settimana prossima si discuterà il rapporto. E la Città pianifica i lavori alle scuole Canavée

In sintesi:
  • Sul tavolo un investimento di circa 44 milioni di franchi
  • Per il Municipio si ipotizza l’esecuzione dei lavori in due fasi: la prima nel 2026 e la seconda nel 2027
Si è pronti a ridisegnare l’intero campus
(Ti-Press)
12 novembre 2024
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La costruzione del nuovo Liceo di Mendrisio potrebbe essere più vicina. È attesa infatti per la settimana prossima la firma del rapporto della Commissione della gestione e delle finanze del Gran Consiglio, di cui sarà relatore il deputato Plr Matteo Quadranti. Sul tavolo un investimento di circa 44 milioni di franchi, parte di una operazione ben più ampia che si prefigge di ridisegnare il campus scolastico di Mendrisio – interessando anche le Medie e il Centro professionale tecnico –, le premesse attorno al tavolo dei commissari appaiono favorevoli. Potrebbe prefigurarsi, in effetti, un parere corale positivo. Il che rappresenterebbe un buon viatico in vista del voto parlamentare e della necessità, a fronte della spesa, di superare lo scoglio del Referendum finanziario obbligatorio e dare modo così di mettere in cantiere i lavori, che si prevede di portare a termine per la primavera del 2028. D’altra parte, nonostante i costi siano un po’ lievitati rispetto alle prime stime – al seguito dei prezzi delle materie prime – stiamo pur sempre parlando di edilizia scolastica. In ogni caso, ci conferma Quadranti, il progetto ha convinto dal profilo architettonico e risulta essere interessante per l’approccio avuto a vantaggio della tutela dell’ambiente e dei parametri Minergie. Il rapporto porterà con sé anche l’invito a non lasciar cadere l’idea di inserire una piscina regionale coperta.

Edilizia scolastica

La mappa della Città

La mappa delle strutture scolastiche della Città, nel frattempo, è già stata tracciata (fin dal 2021-2022). E oggi il Municipio di Mendrisio non solo conosce il potenziale delle diverse sedi, ma sa pure dove può mettere le mani per ampliare o ristrutturare gli edifici. Certo, in cima alla lista c’è sempre il Centro scolastico di Canavée. Un complesso che, costruito tra il 1976 e il 1982, necessita ora di alcuni interventi, sebbene si trovi in una “situazione generale buona dal punto di vista edilizio”. Resta il fatto che occorre “rimanere al passo coi tempi e contemporaneamente eliminare le criticità difficilmente risolvibili con la scuola in funzione”. E di punti critici, legati alla vetustà di stabili e impianti, da sistemare nelle scuole del Quartiere di Mendrisio (come in altre realtà didattiche del Comune) ve ne sono.

Individuate le criticità

L’Esecutivo, insomma, è pronto ad agire ed è ben consapevole delle esigenze attuali. In effetti, come conferma ai consiglieri comunali del Plr Vincenzo Crimaldi e Filippo Pfister, che il marzo scorso hanno sollecitato l’autorità locale appunto su Canavée, “tra le problematiche da risolvere/aggiornare troviamo il necessario rifacimento della vasca e relativo adeguamento degli impianti tecnici della piscina, il risanamento generale dell’involucro, la sostituzione dei serramenti e rispettive protezioni solari, la sostituzione dell’impianto di riscaldamento, adeguamenti tecnici agli standard odierni (prevenzione infortuni, antincendio, impiantistica in generale ecc.)”.

Del resto, se da un lato fra il 1988 e il 2023 non sono mai mancati i lavori regolari di manutenzione (ordinaria e straordinaria), dall’altro il rapporto tecnico consegnato nel gennaio dell’anno scorso ha dato modo di “poter programmare e ponderare in maniera razionale i prossimi interventi” sui vari fabbricati. Dando seguito così alle lamentele che, nel tempo, sono giunte sul tavolo del Municipio su temi specifici come serramenti, temperature e piscina. A presentarle, si conferma, docenti e vari fruitori della vasca.

S'inizia da serramenti e piscina

Secondo il programma a medio termine si sistemeranno proprio i serramenti e si interverrà sulla piscina, mentre per altre operazioni, che tengono in considerazione, annota l’Esecutivo, “stima dei costi (la quale impone un concorso d’architettura), logistica legata all’attuale utilizzo degli spazi, evoluzione demografica e bisogno di nuovi spazi legati ai servizi d’accudimento e doposcuola” si immagina una realizzazione a tappe, al fine di garantire il normale funzionamento del centro scolastico.

Ora, per stessa ammissione dell’autorità cittadina, a presentare le maggiori criticità è la piscina. Da risanare ci sono la vasca e buona parte dell’impiantistica a essa collegata. “Le tempistiche finora ipotizzate – spiega il Municipio – prevederebbero l’esecuzione in due riprese, tra maggio e ottobre 2026 la prima, e nello stesso intervallo nel 2027 la seconda. Le tempistiche proposte tengono conto dell’utilizzo intensivo della piscina e della palestra, sia da parte degli allievi delle scuole elementari, sia da parte delle diverse società che sfruttano gli spazi fuori dagli orari scolastici, utilizzo che impone dei compromessi per tutti gli attori coinvolti (scuola/società sportive/artigiani)”.

La Città non mancherà neppure di rimettere le strutture in linea con gli standard energetici previsti. Di conseguenza, come detto, si sostituiranno tutti i serramenti in alluminio, si poseranno nuovi corpi illuminanti a led e si introdurrà un impianto di ventilazione controllata nelle aule. Quanto al riscaldamento verrà mantenuto a gas, in attesa della futura rete di teleriscaldamento. Tutto ciò, si tiene a precisare, “senza entrare in contrasto con gli intendimenti della variante pianificatoria riguardante la tutela dei beni culturali locali, nella quale è stato inserito il complesso Canavée”.

Poi c’è lo Scoiattolo

Vi è poi un altro aspetto in sospeso, sul quale Crimaldi e Pfister hanno attirato l’attenzione: gli spazi a favore del centro extrascolastico Scoiattolo, che oggi in via transitoria occupa i locali lasciati liberi nel maggio 2023 dal Servizio dell’educazione precoce speciale. Una soluzione non ideale, riconosce l’Esecutivo, ma che ha raddoppiato le superfici a disposizione. Ora “l’adeguamento a una situazione ottimale – si ribadisce – è previsto nell’ambito del risanamento e ampliamento del centro scolastico”.

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