La Commissione della gestione approva il credito di 44 milioni di franchi per i lavori al comparto scolastico che dovrebbero terminare entro il 2038
“È il primo tassello della strategia pianificatoria per rinnovare il comparto scolastico”. Così inizia il rapporto firmato all'unanimità dalla Commissione gestione finanze riguardante la realizzazione della sede del nuovo liceo cantonale a Mendrisio. Il progetto, suddiviso in sette fasi e un importo di 44,185 milioni di franchi, dovrebbe concludersi nel 2038 e ha ricevuto il benestare del relatore del rapporto, Matteo Quadranti (Plr). La Commisisone ha ritenuto che per questo progetto “vi siano gli estremi per sottoporre il decreto legislativo al referendum obbligatorio”.
La parola ora passa al Gran Consiglio, ma prima di ciò la Commissione ha ritenuto necessario chiarire alcuni punti. Tra questi vi sono delle precisazioni riguardo alla durata del ciclo di vita del materiale scelto per la costruzione. Esclusa la parte interrata, l’edificio sarà completamente in legno, ed è pensato con un livello di qualità costruttiva rivolto all’uso parsimonioso dell’energia. Il CdS giustifica questa scelta con diversi fattori: la capacità del legno di garantire temperature più gradevoli all’interno degli ambienti e di facilitare una manutenzione più efficace. “Il legno possiede, per natura, caratteristiche eccezionali: elevata resistenza meccanica, dilatazioni termiche praticamente nulle, resistenza elevata alle sostanze aggressive acide ed è un cattivo conduttore termico, ciò che permette allo stesso tempo di svolgere una funzione di polmone igrometrico, migliorando il comfort degli ambienti”. Inoltre, la costruzione lignea, con annessi gli sporti previsti a protezione delle facciate dalle intemperie, “garantisce una durabilità di diversi decenni, superiore a quella, per esempio, di un tradizionale rivestimento in intonaco”. Il metodo costruttivo scelto permetterà “un’agevole possibilità di sostituire eventuali elementi che nel tempo dovessero presentare un degrado importante”.
Un altro aspetto che ha richiesto chiarimenti riguarda l’aumento di 8,15 milioni di franchi rispetto al tetto massimo di progettazione fissato a 39,6 milioni, portando il totale a 47,75 milioni di franchi – dai quali, però, va dedotto il credito di progettazione di 3,475 milioni di franchi –. Il CdS attribuisce questo aumento alla “crescita dei costi registrata dal settore della costruzione nel periodo dal 2018 al 2024 che ha inciso per 6,57 milioni di franchi”. A questi vanno aggiunti anche 2,02 milioni di franchi dovuti ai nuovi standard scolastici: 1,55 milioni per adeguamenti riguardanti l’arredo e gli impianti informatici; 250mila franchi per l’inclusione di una mescita e 220mila franchi per “la dotazione in tutte le aule di lavandini quale necessità riscontrata a seguito della recente situazione pandemica”. L’incremento del costo è stato “parzialmente compensato da alcuni minor costi per 443mila franchi”.
Oltre a questi chiarimenti, la Commissione ha sollevato anche due punti di interesse per la collettività, non solo per chi studierà o lavorerà nella scuola. In particolare, sono state chieste ulteriori informazioni sul futuro utilizzo della palestra quintupla, che sarà costruita durante la terza fase dei lavori, con termine previsto nel 2033. Secondo il CdS, tale struttura “serve a rispondere alle necessità relative all’insegnamento della materia di educazione fisica per i diversi ordini scolastici presenti nel comparto e sarà utilizzata dalla scuola media, dal liceo e dal Centro professionale tecnico”. Sono comunque in corso approfondimenti per valutare eventuali sinergie. A tal proposito, “visto il tempo ancora a disposizione”, la Commissione auspica che, nelle valutazioni in corso, “si tenga conto, così come avvenuto in altre regioni, degli interessi e dell’utilizzo delle palestre anche per le importanti fasce orarie extrascolastiche da parte di associazioni sportive locali, regionali, cantonali e potenzialmente internazionali”. Inoltre, per garantire l’esecuzione di manifestazioni sportive aperte al pubblico, “le palestre dovrebbero essere attrezzate con tribune e di facile accesso con materiale, nonché disporre di zone di parcheggi adeguate e spazi”.
Accanto alla palestra, la Commissione suggerisce la costruzione di “una piscina regionale, attigua ma fisicamente staccata dalla scuola con un concetto di gestione sette giorni su sette e anche al di fuori degli orari scolastici per usi sportivi e non solo”. In una lettera di luglio 2020, il CdS aveva comunicato ai Comuni interessati che la piscina “non serve a soddisfare un fabbisogno legato alle attività scolastiche” e che la costruzione di questo impianto, con due vasche lunghe 25 metri avrebbe un costo di 28,16 milioni. Preso atto di ciò, la Commissione ritiene comunque utile approfondire l’ipotesi di realizzare tale impianto sportivo. Una piscina scolastica, ma anche pubblica, potrebbe essere di interesse anche per le scuole stesse che oggigiorno sfruttano altre piscine per lezioni di nuoto”, come quella delle scuole Canavée “che avranno bisogno di risanamenti”. I firmatari del rapporto motivano la necessità di una piscina, sottolineando che delle infrastrutture sportive “non dovrebbero essere pensate e finanziate solo nella misura in cui servono alla scuola. Lo sport è proposto e praticato anche da o tramite associazioni locali che hanno un ruolo socializzante, di integrazione e di prevenzione della salute pubblica”.