Il Municipio di Mendrisio, l’Ente dello sport e il Cantone si sono incontrati di recente per fare il punto. Si concretizzerà però non prima di 10 anni
Da tempo la Città di Mendrisio investe in uno dei due progetti a valenza regionale destinati a potenziare i poli sportivi del Distretto: la piscina coperta. E tanta tenacia sta per essere premiata. Al suo fianco l’Ente regionale dello sport del Mendrisiotto e Basso Ceresio (Erspo), il Municipio ha bussato di recente – era l’11 settembre scorso – al portone del Consiglio di Stato, organizzando una riunione per discutere proprio di questo incarto, da anni nel cassetto e nelle aspirazioni del Mendrisiotto. Il dossier, quindi, sembra destinato ad avanzare, come conferma lo stesso Esecutivo mendrisiense rispondendo alle sollecitazioni della Lega che, il luglio scorso per voce dei consiglieri comunali Massimiliano Robbiani e Simona Rossini, aveva chiesto di fare il punto sui progetti portati avanti dall’Ente, con il quale, si ribadisce, si è stretta una “collaborazione proficua”. Di fatto, l’Erspo farà da interlocutore e coordinatore sul versante della comunicazione e dei “passi da seguire”.
E a questo proposito, “l’atteso aggiornamento del masterplan Centro studi è stato presentato”. Un passaggio cruciale verso la ridefinizione del comparto che, a Mendrisio, ospita Liceo cantonale, scuole medie e Centro professionale tecnico (l’ex Spai). Il 26 marzo scorso, infatti, i funzionari della Logistica del Cantone hanno illustrato il dossier ai rappresentanti dell’Ente e al Municipio della Città. Un incontro tecnico, richiama l’Esecutivo, che ha consegnato anche lo studio di fattibilità della piscina coperta regionale ed esplicitato “la sua relazione con il masterplan”.
Ciò che più conta, però, è il contenuto dell’analisi messa sul tavolo. Un documento che ha restituito una conferma: “La soluzione proposta si inserisce armoniosamente all’interno del comparto scolastico (come ultima tappa, cioè non prima dei prossimi dieci anni)”, pur rimarcando la necessità di elaborare “una variante di Piano regolatore per la variazione della destinazione d’uso e anche per un minimo aumento dell’indice di occupazione”.
In effetti, quello pianificatorio è un nodo da sciogliere per poter ancorare il progetto della piscina coperta alla costruzione del nuovo campus, che prospetta la riedificazione del Liceo – messaggio alla mano, qui l’opera comporterà un investimento di più di 44 milioni di franchi – e della Spai e il restauro delle Medie. Le vasche, si fa memoria, non sono contemplate in questi interventi, a differenza delle palestre; e questo aspetto, sottolinea il Municipio, “rende difficoltosa anche la trattativa sulla partecipazione finanziaria del Cantone”. Un contributo, quest’ultimo, di cui si è parlato in occasione del recente incontro della Città e dell’Ente con il governo. Sulla questione finanziaria, si annota, “nonostante si sia ancora lontani da un possibile accordo, la discussione non è ancora conclusa e proseguirà nei prossimi mesi”.
Dicevamo di due progetti a carattere distrettuale. Nella lista con la piscina vi è, infatti, pure l’intervento al Centro Adorna, con la costruzione dei campi sintetici e l’ampliamento degli spogliatoi. Un intervento, tiene a precisare l’Esecutivo, che “non andrà a togliere l’attività calcistica negli altri centri sportivi, semmai permetterà uno svolgimento più regolare degli allenamenti e delle partite di campionato grazie a una migliore rotazione e a un uso più razionale dei campi”. Del resto, anche di recente la Città ha dimostrato di essere pronta a investire nelle sue infrastrutture, come testimonia il via libera del Consiglio comunale all’accordo con l’Fc Mendrisio per l’ampliamento e la ristrutturazione degli spogliatoi allo Stadio comunale. E la porta, conferma l’autorità locale, resta aperta altresì per “eventuali nuove strutture in cooperazione con i Comuni limitrofi”. Mendrisio, che segue da vicino i lavori dell’Ente attraverso il suo rappresentante nel Comitato esecutivo, valuterà di volta in volta.
Nel frattempo, l’Ente regionale per lo sport sta mettendo a punto il documento strategico sulle strutture sportive: la prima versione, frutto degli incontri del direttore con i vari Municipi (tredici quelli che siedono nell’Erspo), è in fase di consultazione. In effetti, si fa presente, le riunioni a tu per tu hanno dato modo di “ricevere importanti osservazioni e riscontri che permetteranno, nelle prossime settimane, di poter affinare il documento e allestire la versione finale”. Stesura, si fa sapere, che verrà poi inviata a tutti i Comuni della regione.