Mendrisiotto

Mendrisio resta decisa a chiudere il nucleo di Ligornetto

Il Municipio invita il Cantone ad avviare ‘celermente’ le verifiche foniche richieste dal Tf. I costi? Per legge toccheranno alla Città

Non resta che attendere
(Ti-Press)
4 luglio 2023
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Il Municipio di Mendrisio non ha cambiato idea. Crede ancora che il Quartiere di Ligornetto potrà trarre beneficio dalla chiusura a fasce orarie del nucleo e dell'allontanamento del traffico parassitario. Tant'è che ha tutta l'intenzione di far sapere al Cantone di quanto il suo interesse di condurre in porto il progetto sia ancora attuale. Altre vie possibili, infatti, non se ne vedono. Tutto, però, adesso dipenderà dalla decisione del Tribunale cantonale amministrativo (Tram), al quale il Tribunale federale, di recente, dando seguito al ricorso di Stabio - da sempre contrario a quella misura viaria - ha rimesso in mano il dossier. La rotta, in ogni caso è tracciata. E la posa della segnaletica subordinata, come scandito dall'Alta Corte, al risanamento fonico delle aree sulle quali si riversa il traffico, come il vicino abitato di San Pietro di Stabio.

Ecco che gli occhi della Città, così come quelli di Stabio, oggi sono quindi puntati sull'autorità cantonale. Spetterà a lei, ha ribadito lunedì sera il capodicastero Sicurezza pubblica Samuel Maffi all'aula consiliare, rispondendo agli interrogativi di Lega e Udf, «avviare celermente la procedura volta a eseguire gli approfondimenti e gli elementi che si impongono sotto il profilo fonico; e rivalutare il progetto di risanamento fonico degli assi stradali interessati. Questa procedura dovrà essere coordinata con quella relativa alle misure di disciplinamento del traffico che il Comune di Mendrisio prevede di adottare per il nucleo di Ligornetto». Un approfondimento, quello sollecitato sotto il profilo dei decibel, che sarà successivo alla sentenza del Tram.

A questo punto, insomma, non resta che attendere, ha chiarito ancora Maffi, confidando di non ritrovarsi, a livello di iter, ai piedi della scala. Dove andranno indirizzati, però, i misuratori del rumore? L'esecutivo di Mendrisio, ha fatto notare il municipale, non è perfettamente a conoscenza di quali siano le tratte di strada interessate. «Si può tuttavia constatare – ha spiegato Maffi – che, come rilevato nella presa di posizione dell'Ufficio federale dell’ambiente, i valori limite di immissione a Stabio sono superati lungo via Segeno e via Dogana, soprattutto sull'ultimo tratto del centro di San Pietro, dove sono superati anche i valori d’allarme per due edifici».

È invece già chiaro chi verrà chiamato alla cassa per gli interventi fonici. Secondo il principio di causalità, ha confermato il capodicastero, per legge i costi sostenuti, qualora si dovesse potenziare il piano di risanamento, «in genere andrebbero assunti dal Comune di Mendrisio». In quest'ultimo decennio, solo sul piano tecnico il Comune ha speso circa 150mila franchi.

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