Prima di avviare scavi e ricerche nel giardino della ditta, gli investigatori hanno trovato dei resti nella sede
Il procedimento penale aperto sulla ditta di onoranze funebri di Mendrisio non sta ‘scavando’ solo dentro il perimetro del giardino della sede o nella documentazione cimiteriale di alcuni Comuni (almeno quattro stando a nostre informazioni) del Distretto. A dare il ‘la’ alla macchina investigativa, a quanto pare, è stato un altro ritrovamento. Secondo quanto riferito dalla Rsi nelle settimane precedenti le ricerche avviate, lunedì della settimana scorsa, nel terreno circostante l'impresa, la Polizia ha rinvenuto diverse ossa, più grandi dei frammenti affiorati dalla terra, nel magazzino.
A questo punto su tutto quanto rivenuto toccherà all'inchiesta, coordinata dalle procuratrici pubbliche Pamela Pedretti e Raffaella Rigamonti, fare luce. A cominciare dalla provenienza delle ossa e dal motivo per cui si trovavano nel deposito della società e non, ad esempio, in un ossario comunale.
Al momento i reati ipotizzati restano quelli di truffa e di turbamento della pace dei defunti. Al vaglio degli inquirenti la posizione del titolare, che a ‘laRegione’ ha ribadito più volte di avere la coscienza tranquilla e di avere fiducia nella giustizia, e un collaboratore.