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‘Il Gruppo Società sportive di Chiasso ritrovi l’entusiasmo’

Domenica 8 gennaio Paolo Zürcher passerà il testimone dopo 41 anni. Lo abbiamo incontrato per tracciare un bilancio tra passato, presente e auspici futuri

Un’ultima volta sul palco prima di passare, non solo metaforicamente, il testimone
(archivio Ti-Press)
2 gennaio 2023
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«C’è un momento in cui bisogna rendersi conto che gli anni passano». E questo momento Paolo Zürcher lo ha capito qualche mese fa, quando ha deciso di lasciare la testa della Conferenza dei presidenti delle società sportive di Chiasso, da lui fondata nel 1981. «Mi sono reso conto di non essere più al mio posto: ci vuole qualcuno che abbia spirito ed energie nuove e che voglia portare stimoli maggiori». Il cambio, annunciato e già avallato dal plenum, avverrà ufficialmente domenica 8 gennaio, in occasione della cerimonia dello scambio degli auguri in programma al Cinema Teatro. E non sarà solo un passaggio simbolico: dopo 41 anni Paolo Zürcher cederà un vero testimone – proprio come in ogni staffetta che si rispetti – ai suoi successori (il presidente Davide Rampoldi, il vice Walter Cremaschi e il membro Marco Armati). Quella di domenica prossima sarà quindi l’ultima cerimonia che vedrà Zürcher sul palco. Ma anche la prima dove non verrà assegnato il Merito sportivo («non sono arrivate candidature, speriamo per l’anno prossimo»). Non mancheranno per contro l’assegnazione dei premi ai migliori sportivi e di ben 42 menzioni sportive («non ne abbiamo mai avute così tante») agli atleti che hanno conquistato risultati da podio a livello nazionale e internazionale. «Abbiamo una certa selezione – ammette –. È davvero un gran piacere vedere atleti di Chiasso che arrivano a livelli così alti».

‘La necessità di trovarsi e fare qualcosa insieme’

Il Gruppo Società sportive di Chiasso è nato dal 1981 proprio grazie a un’idea di Paolo Zürcher. «Erano gli anni dove, forse più di adesso, si sentiva il bisogno di aggregazione, quasi una necessità di trovarsi e fare qualcosa insieme – ci racconta il fondatore –. Oggi invece siamo diventati molto più individualisti». A dare la spinta è stato anche il fatto che «fino al 1980 compreso, i premi sportivi venivano assegnati dai giornalisti sportivi di Chiasso. Con il compianto Remo Camponovo, capodicastero di allora, è quindi nata l’idea di continuare». È stato così fondato il Gruppo società sportive di Chiasso con la sua Conferenza dei presidenti. «Non c’è uno statuto – confessa Zürcher –. La sola cosa che abbiamo definito in accordo col Municipio sono le modalità di adesione visto che chi entrava nel gruppo aveva il diritto di ricevere i sussidi comunali». È ammessa una società per disciplina sportiva operante sul territorio di Chiasso e dintorni, affiliata a un’associazione cantonale e, se esiste, federale. Mediamente le società che hanno fatto parte del Gruppo sono sempre state una ventina. «Il Municipio è al corrente della nostra attività perché ho sempre invitato il capodicastero Sport alle nostre riunioni. Considerato che abbiamo anche dei fondi per poter sussidiare determinate situazioni di famiglie che non hanno la possibilità di pagare le tessere sociali o per gli sportivi d’èlite, abbiamo inserito il municipale nel trio di persone chiamato a decidere in merito all’assegnazione di questi sussidi». Oltre a quanto appena descritto, tra i compiti del Gruppo ci sono anche la definizione dei sussidi comunali alle varie società, l’esame di ammissioni e dimissioni, l’organizzazione di manifestazioni sportive e di tavole rotonde e conferenze su problemi legati allo sport.

Il panorama sportivo di Chiasso

Approfittando del suo osservatorio privilegiato, chiediamo a Paolo Zürcher un commento sulla situazione sportiva nella cittadina di confine. «Tutti gli sport tradizionali sono rappresentati – risponde –. Mancano però determinate attrezzature, in particolare edifici da mettere a disposizione di queste società». Grazie alla costruzione della palestra SportAcademy di Genestrerio «la situazione un po’ migliorerà visto che risolverà i problemi di attrezzistica, arrampicata e arti marziali, ma nell’ambito dei rapporti interregionali mi auguro si possa trovare una coesione futura per avere qualche palestra in più perché quel poco che abbiamo è piano e, di conseguenza, la carenza è enorme». Con il passare degli anni, «come ho detto prima, siamo diventati più individualisti rispetto al passato, quando anche le società si prestavano maggiormente a partecipare a quanto si proponeva: avevamo per esempio la partita di calcio tra presidenti e municipali, abbiamo organizzato Chiasso Sport (oggi diventato una tappa dell’evento cantonale Sportissima) e abbiamo organizzato delle manifestazioni in piscina». Il grande cambiamento è che «oggi tante volte si fa fatica ad avere corrispondenza dalle varie società: la gente è sempre più impegnata e, essendo basato tutto sul volontariato, non si può nemmeno esigere anche se da un certo punto di vista si dovrebbe poterlo fare, considerato che ricevono dei sussidi dal Municipio».

Una nuova struttura per il Gruppo

Quella di affidare il Gruppo Società sportive a una gestione a tre è stata una proposta di Zürcher. «Non voglio mettermi davanti agli altri, ma per 41 anni tutto ricadeva sulle mie spalle». Con il passaggio di consegne, «ho ritenuto fosse giusto dare una certa forma al gruppo e non caricare tutto sulle spalle del presidente, creando una struttura che fino a oggi non è esistita». La Conferenza ha stabilito che presidente e vicepresidente non devono, di regola, far parte di un comitato direttivo di una società del Gruppo. Il membro fungerà da portavoce delle società cittadine in seno al comitato. «La mia speranza è che grazie a questa nuova struttura si riesca a rivitalizzare il Gruppo, ricreare un certo entusiasmo che purtroppo non noto più e, perché no, ricreare l’ambiente di 41 anni fa dove tutti si conoscevano e venivano organizzati eventi». Paolo Zürcher assicura che «continuerò a essere presente alla cerimonia perché lo sport in generale è sempre stata una mia passione». È infatti sempre stato attivo nella Società federale di ginnastica (di cui è stato presidente per oltre trent’anni), ha giocato a calcio e praticato automobilismo.

Una votazione segreta per scegliere i premiati

Per chi non lo sapesse, la decisione su premi e meriti sportivi è il frutto di una votazione segreta. «A fine novembre-inizio dicembre abbiamo una riunione dove ogni società può presentare dei candidati – conclude Paolo Zürcher –. Durante l’incontro, prima del voto, ogni presidente ha ancora la possibilità di sostenere il proprio candidato». Negli anni «ci sono state assegnazioni combattute ma anche quelle con differenze maggiori». Nell’albo d’oro del Merito sportivo figura anche il nome di Paolo Zürcher, che ha ottenuto il riconoscimento nel 1984. Nel gennaio 2022 il Municipio di Chiasso gli ha invece riservato un’onorificenza speciale («una sorpresa»), consegnandogli la medaglia d’argento del Comune.

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