Nella ditta leader delle cerniere di Mendrisio avviato un sondaggio tra le maestranze sull’ambiente di lavoro
Alla Riri di Mendrisio si tratta. Scossa dallo sciopero che, poco più di un settimana fa, ha visto fermarsi le lavoratrici e i lavoratori dell’azienda leader nella produzione di cerniere e accessori in metallo, adesso la ditta cerca di ricucire lo strappo. Nella giornata di ieri, martedì, si sono seduti allo stesso tavolo non due bensì tre attori della partita: la proprietà, le parti sindacali - Unia e Ocst - e l’Ispettorato del lavoro. Una presenza chiave, quest’ultima, per fare chiarezza sulle condizioni di lavoro in uso all’interno dello stabilimento. Una gestione che ha portato alla frattura e alla ribellione in particolare delle operaie a fronte del comportamento poco ortodosso da parte di alcuni responsabili. Problematiche di natura ambientale emerse durante l’astensione dal lavoro e sulle quali si intende ora andare a fondo. Domani, giovedì, nel corso delle assemblee del personale i dipendenti saranno informati sulle risultanze di questo primo incontro.
Un accordo di base è stato raggiunto, ma ora occorre concretizzarlo. Sollecitata da parte dell’azienda una analisi super partes, ecco che è entrato in scena l’Ispettorato del lavoro che tra i suoi mandati ha proprio quello di verificare il rispetto delle condizioni lavorative, come testimoniava ieri la presenza di Liala Cattaneo, collaboratrice scientifica dell’Ufficio. Si procederà con una sorta di audit fra il personale, ci fa capire Vincenzo Cicero, co-segretario di Unia Sottoceneri. Nei prossimi giorni, infatti, partirà un sondaggio fra i dipendenti, circa 300 in totale (200 dei quali alla produzione). Ciò darà modo di andare al fondo delle modalità di organizzazione del lavoro e permetterà di valutare carico di mansioni e ritmo di attività nel reparto di produzione e di effettuare i riscontri in merito alle rimostranze mosse dalle maestranze.
Non ci si fermerà qui, però. «Abbiamo concordato con la direzione di costituire, in parallelo, un tavolo tecnico, alla presenza di sindacati e rappresentanti del personale - conferma Cicero -. Un tavolo che accompagnerà l’operato dell’Ispettorato del lavoro affrontando la questione in senso più generale». Quindi si cercherà di dare seguito all’intesa, sebbene per Unia non sarà un processo privo di difficoltà.
Giudica in modo positivo il passo compiuto il sindacato Ocst, che con i vertici della Riri ha firmato un contratto collettivo di lavoro. «Tutte le parti in gioco - ci dice il vicesegretario Nenad Jovanovic - vogliono trovare una soluzione corale per migliorare la situazione».