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La contropartita al PoLuMe? Una passerella e una navetta

Il Municipio di Stabio non cambia idea sulla terza corsia A2, ma mira a realizzare alcune opere collaterali per ridurre il traffico locale

Si mira a spostare pendolari sul treno
(Ti-Press/Archivio)
4 gennaio 2025
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Il Municipio di Stabio non farà marcia indietro, non sul PoLuMe. L’appello lanciato a fine novembre da Gus e I Verdi attraverso una nuova interpellanza, deciso a convincere l’autorità comunale a dire un chiaro ‘no’ al potenziamento del tratto autostradale fra Lugano e Mendrisio, non è stato raccolto. L’Esecutivo resta convinto che la strada da percorrere, pur davanti a un progetto controverso – quale è la terza corsia dinamica –, è quella del dialogo e del confronto. Solo così, si chiarisce rispondendo alle sollecitazioni giunte dall’area progressista, “si creano le basi di discussione per raggiungere obiettivi condivisi”.

E di aspirazioni a Stabio ce ne sono, eccome, da mettere sul tavolo dell’Ustra, l’Ufficio federale delle strade, quale contropartita a una operazione che, non lo si nasconde, “avrà un impatto sul nostro territorio”. In cima alla lista? L’attraversamento in sicurezza della strada cantonale all’altezza della stazione ferroviaria lungo la linea Mendrisio-Stabio-Varese-Malpensa. L’idea è di costruire una passerella pedonale. Del resto, ciò che si vuole “assolutamente evitare – si fa sapere – è che il traffico di transito si sposti sulle vie comunali. La sicurezza e la vivibilità delle nostre strade devono restare una priorità assoluta”.

Si punta a ‘mitigare gli effetti negativi’

Ciò che da Gus e I Verdi viene vista come una resa al volere di Berna, dalle istituzioni del posto è accolta, invece, come una opportunità per cambiare certe dinamiche della mobilità locale. Certo avendo ben presente la necessità di “trovare le soluzioni che possano mitigare gli effetti negativi”. Fare muro al PoLuMe significa rischiare di ritrovarsi con il fatidico pugno di mosche in mano, si fa capire. In altre parole, presentare una opposizione o un ricorso non esclude la possibilità di veder realizzato l’intervento – peraltro da 1,7 miliardi di franchi –, e non assicura, al contempo, l’attuazione delle opere di compensazione, tanto promesse quanto invocate. Come dire, meglio proseguire sulla via della collaborazione e della diplomazia. Tutto questo avendo cura di promuovere, richiama l’Esecutivo, “una pianificazione coordinata con tutti gli enti”, che resta “di fondamentale importanza” di fronte al problema del traffico da gestire.

Primo obiettivo, la passerella pedonale

Stabio, insomma, intende arrivare alla meta assicurandosi alcune opere irrinunciabili per la mobilità del paese. «Come Municipio puntiamo alla realizzazione di una passerella pedonale alla stazione: è il nostro obiettivo», rimarca con forza il sindaco Simone Castelletti. In occasione dell’ultimo incontro del Gruppo tecnico e politico chiamato ad analizzare i problemi viari del territorio da qui al 2030, Ustra ha illustrato una serie di ipotesi che prefigurano altrettante misure (a esclusione della Superstrada Stabio est-Gaggiolo, che non figura più nella pianificazione comunale). Tra queste, ci spiega Castelletti, si annoverano un pista ciclabile e il miglioramento dell’uscita al crocevia della Croce Grande. «La nostra volontà, però, è chiara – rilancia il sindaco –: per il 2025 vogliamo assolutamente portare avanti la passerella pedonale. Davanti al Consiglio comunale a dicembre abbiamo ribadito, infatti, che presto verrà recapitato un messaggio municipale per dare forma a livello pianificatorio e progettuale all’opera».

Il Comune, quindi, intende andare avanti per la sua strada, indipendentemente dal fatto che Ustra abbia rallentato e messo nero su bianco, in una missiva indirizzata ai Comuni interessati, che al momento “la continuazione del PoLuMe resta quantomeno incerta”. Del resto, il pensiero del Municipio va alla “situazione del traffico sulla strada di via Gaggiolo e via Cantonale”, che risulta essere non soddisfacente. Tant’è che ci si è spesi, altresì, per posare un manto fonoassorbente, per creare una corsia riservata ai mezzi pubblici e per sensibilizzare la stessa Ustra a integrare la realizzazione di nuovi collegamenti con aree verdi e viali alberati.

Un bus aziendale per la zona industriale

Se è vero, insomma, che il Municipio non ha cambiato idea sulla terza corsia autostradale, d’altra parte si sta adoperando, si richiama, “nel progettare il futuro in modo diverso rispetto a quanto fatto fino a oggi”. Come? Continuando, si annota, “a favorire sia la viabilità viaria che quella dei mezzi pubblici”. L’assunto ‘più strade, più traffico’, si aggiunge, non deve essere un ‘dogma’, ma va “valutato per ogni singolo progetto viario con la massima attenzione”.

Andando al sodo, a Stabio, come ci conferma anche il sindaco, ci si prepara ad attivare una navetta aziendale per agevolare gli spostamenti tra le fermate ferroviarie di Stabio e Gaggiolo (Cantello) e favorire così la scelta del treno. In questo modo si potrà servire meglio la zona industriale, ma al contempo sarà possibile ridurre il traffico motorizzato privato. Nei Preventivi 2025 sono già state inserite le risorse finanziarie – si parla di 50mila franchi – per il primo anno di servizio, facendo capo al Fondo energie rinnovabili (Fer).

Quel ‘no’ a più strade nazionali

Allargando lo sguardo, agli occhi di Gus e Verdi non si può, però, ignorare che il 24 novembre scorso il voto contrario della popolazione ha affossato i piani federali per ampliare la rete delle strade nazionali. E una volta di più su questo versante Mendrisiotto e Basso Ceresio hanno espresso un ‘no’ netto e corale. In realtà, precisa l’Esecutivo di Stabio, ci si è pronunciati su sei progetti previsti nella Svizzera francese e tedesca e non su PoLuMe o altre temi cantonali. L’autorità comunale, in ogni caso, ha “attentamente analizzato i risultati della votazione”. Il responso regionale, si sottolinea, mostra come il tema sia “estremamente sensibile e sentito dalla popolazione”. Di conseguenza, “è necessario trovare una convergenza tra livelli istituzionali che possano soddisfare i bisogni collettivi”.

Le battaglie non sono mancate

D’altro canto, il Municipio locale tiene a rammentare come negli anni si sia “sempre chinato su ogni progetto federale con la massima attenzione e lungimiranza”. E come non si sia tirato indietro quando si è trattato di battersi “per ottenere la realizzazione di un doppio binario fino al confine di Gaggiolo, al momento della realizzazione del tratto ferroviario Mendrisio-Varese, seppure questo non fosse previsto dal progetto pubblicato”. Non solo, Stabio, si annota ancora, è, con Balerna, Chiasso, Coldrerio, Mendrisio e Novazzano, tra i Comuni che si oppongono alla costruzione di una corsia dedicata ai Tir fra Coldrerio e Balerna sulla A2. Enti locali che hanno portato la questione davanti al Tribunale amministrativo federale. Si ritiene, infatti, “debbano essere trovate le sinergie con la nuova Area multiservizi e Centro controllo veicoli pesanti di Giornico, piuttosto che realizzare una corsia aggiuntiva nel Mendrisiotto”.

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