Mendrisiotto

Novazzano, alla sbarra il rapinatore in bicicletta

A luglio, armato di taglierino, aveva rapinato un distributore situato a pochi passi dal confine. Galeotto, dopo la fuga in bicicletta, il succo di frutta al bar

4 febbraio 2020
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Armato di taglierino e indossando una giacca in pelle (in piena estate), aveva preso di mira il distributore di benzina di Novazzano, uno di quelli situati a pochissimi passi dal valico secondario di Marcetto. Un colpo apparentemente riuscito. L’uomo però – quella mattina del 16 luglio dello scorso anno – non aveva fatto i conti con la prontezza dell’esercente di un bar appena oltre il confine. E così, ora, il rapinatore residente a Olgiate comasco dovrà fare i conti con la giustizia. Questa mattina alle 9.30 comparirà infatti davanti alla Corte delle assise correzionali di Mendrisio presieduta da Mauro Ermani. Difeso dall’avvocato Samuel Maffi, l’uomo – allora 24enne – dovrà rispondere dei reati di rapina, ripetuta infrazione alla Legge federale sugli stranieri, contravvenzione alla Legge federale sul trasporto di viaggiatori e, infine, ripetuta contravvenzione alla Legge federale sugli stupefacenti. L'inchiesta è stata condotta dal procuratore pubblico Zakkaria Akbas.

Tradito da sigarette, succo di frutto e... giacca in pelle

Il rapinatore, come detto, il 16 luglio si era fatto consegnare il denaro presente in cassa prima di darsi alla fuga in bicicletta. Poco dopo, però si era fermato in un bar di Ronago, chiedendo un pacchetto di sigarette, un accendino e un succo di frutto. L’esercente, notando alcune stranezze (tra le quali il fatto di indossare in pieno luglio una giacca in pelle) ha avuto la prontezza di consultare i portali di informazione, trovando un nesso tra identikit, rapina  e volto che si è trovato davanti. Da qui la segnalazione alla polizia, che ha fatto il resto.