'Artefice imprescindibile': durante i festeggiamenti per l'entrata delle Processioni di Mendrisio nel patrimonio Unesco un doveroso pensiero a Giuseppe Poma
«Caro Giuseppe, goditi da lassù questo grande momento per le nostre Processioni». La voce rotta dalla commozione – nascosta da un lungo e affettuoso applauso, ieri sera al Mercato Coperto di Mendrisio –, quella del presidente della Fondazione Gabriele Ponti succeduto a Giuseppe Poma, scomparso nell’agosto dello scorso anno. «In una serata di festa come questa, c’è comunque un grande vuoto» ha voluto ricordare Ponti pensando al suo predecessore, anima e motore delle Processioni per diversi decenni («artefice imprescindibile» lo ha definito, dal canto suo, il Consigliere federale Ignazio Cassis). Sfilate della Settimana santa ora inserite nella lista rappresentativa dell'Unesco quale patrimonio culturale immateriale mondiale. «A lui va il nostro grande grazie, per aver dedicato gran parte della sua vita alle storiche sfilate della sua Mendrisio». Una «vera e autentica personalità per Mendrisio» ha ricordato dal canto suo il sindaco Samuele Cavadini, il quale ricorda ancora quando, nel marzo 2018 fu presentato il dossier di candidatura all’Unesco: «fui colpito dalla lucidità e dalla fluidità delle sue parole. Lasciava trasparire un profondo amore e rispetto per questa tradizione. Lui che ha incarnato per molto tempo l’anima di queste processioni».