Alla testa del Municipio di Mendrisio per 24 anni, nel giorno della Distinzione comunale ha voluto raccontarsi in una videointervista (ma non solo)
Solo un anno fa Carlo Croci su quel palco, al Mercato Coperto di Mendrisio, ci era salito non solo per fare gli auguri di rito ai mendrisiensi, ma per dire loro che, lui, sarebbe sceso – di lì a poco, il 23 marzo – dall'autobus della politica locale. Un annuncio a sorpresa che aveva messo sotto l'albero dei cittadini del capoluogo le dimissioni del 'loro' sindaco dopo 24 anni alla testa del Comune e 30 di militanza. Sabato Croci è tornato al Centro Manifestazioni e sul palco, questa volta per ricevere, da ex sindaco, la Distinzione comunale dalle mani del successore, Samuele Cavadini. Un riconoscimento per il “grande e prezioso impegno profuso a favore della comunità”, quello consegnato dal Municipio, che il premiato ha voluto condividere con i compaesani.
In realtà anche la cerimonia ha rotto gli schemi, con la conduzione di Carla Norghauer, volto della Rsi, e la 'regia' di Diego Bernasconi. Così alla fine tutto si è trasformato in una grande festa e in un viaggio a cavallo del tempo, tra aneddoti, immagini e un pizzico di goliardia.
'laRegione' ha incontrato Carlo Croci qualche ora prima della manifestazione. L'ex sindaco ci ha aperto le porte di casa sua e ci ha accolto con la moglie Adriana per raccontare un po' della sua quotidianità da semplice cittadino. E ciò a oltre 200 giorni dalla sua uscita di scena. Croci vede Mendrisio con altri occhi? Ce lo rivela nell'intervista video qui allegata e, fuori telecamera, nell'incontro di cui riferiremo nell'edizione di domani sulla pagina del Mendrisiotto.