L'ex sindaco di Mendrisio commenta il risultato elettorale odierno e il passaggio della poltrona al Plr. “Il modo in cui ci siamo posti non è stato pagante”
Quando Carlo Croci ha rassegnato le sue dimissioni da sindaco di Mendrisio, in molti hanno indicato in Marco Romano il suo delfino. Per la popolazione di Mendrisio non è però stato così. Il candidato del Ppd non è stato scelto quale nuovo sindaco di Mendrisio: il sindacato è tornato nelle mani del Plr, con Samuele Cavadini. Nel pomeriggio Croci ha raggiunto Romano nel centro di Mendrisio. Come ha vissuto questo appuntamento elettorale? «Oggi l’analisi potrebbe essere affrettata, ma è evidente che il modo in cui ci siamo posti in questa competizione elettorale non è stato pagante». Come analizza Carlo Croci il risultato? «È un risultato molto chiaro che fa intravvedere una continuità rispetto ai referendum che ci sono stati, ma anche che a Mendrisio succede quello che è avvenuto a Lugano e a Bellinzona, dove dopo sindacati durati decenni la popolazione ha sovvertito perché oggi ci sono delle dinamiche che sfuggono». Un aupicio? «Mi auguro, e sosterrò questa opinione che il Partito popolare democratico in Municipio a Mendrisio deve continuare a lavorare con responsabilità – conclude Carlo Croci –. Questo perché il Ppd è sempre il partito di maggioranza e qui bisogna trarre qualche lezione».