Samantha Bourgoin (Verdi) sta preparando un rapporto di minoranza per discutere con l’intero Legislativo del futuro cantiere al posteggio ex Pestalozzi
Prima di raggiungere il Legislativo di Lugano, il Comparto di Besso animerà la discussione anche a Palazzo delle Orsoline. Infatti, la deputata in Gran Consiglio e co-coordinatrice Verdi del Ticino, Samantha Bourgoin, in vista della seduta del 20 gennaio, sta preparando un rapporto di minoranza per coinvolgere il plenum su alcuni punti emersi durante le discussioni nella Commissione gestione e finanze, al termine delle quali Sabrina Gendotti ha redatto il rapporto di maggioranza per confermare il credito da 88,8 milioni di franchi che cambierà l’aspetto dell’intera area nel parcheggio ex Pestalozzi: in particolare sono previsti un autosilo interrato, un nodo intermodale per autobus e una pista ciclabile.
Bourgoin ha tenuto a precisare che i Verdi e il Ps non hanno firmato il rapporto di maggioranza perché intendono «discutere apertamente dei temi che ci sembrano non affrontati in modo soddisfacente, ma per i quali è ancora possibile rimediare in tempo». Nel dettaglio, per la deputata dei Verdi «il Cantone intende costruire all’interno di un territorio, la stazione ferroviaria, il cui Piano regolatore non è stato ancora approvato ed è soggetto a ricorsi, quindi a modifiche. È un suo diritto, perché per la progettazione e l’esecuzione delle opere infrastrutturali stradali, il Cantone agisce con la legge sulle strade e con procedure ‘autopianificanti’. Tutto intorno, però, c’è un punto di domanda sospeso, con numerosi attori coinvolti che devono coordinarsi molto bene». E proprio l’area limitrofa porrà alcuni interrogativi durante il dibattito in aula: «A noi risulta che ci siano tuttora delle discussioni tra Cantone e Città, che potrebbero rivedere alcune parti delle opere oggetto della richiesta di finanziamento, e quindi del budget che la maggioranza della commissione vuole invece confermare in toto con il voto in Gran Consiglio, senza chiarire».
In attesa del rapporto di minoranza, la vicepresidente dei Verdi svizzeri intende sottolineare che «si tratta di lavori con un investimento di oltre 80 milioni, che non devono essere decisi con leggerezza. A noi sembra che ci siano opere la cui concezione non è coordinata l’una con l’altra, per esempio la copertura dell’atrio, la copertura dei bus e l’accesso al parco di via Lucerna. Addirittura, una rampa ciclabile è posizionata in modo critico tra una tettoia e una strada. Il tutto non ci sembra funzionale e ci chiediamo se questa piazza, che dovrebbe essere qualificante, riuscirà a far convivere tutti gli utenti che la frequenteranno. Faremo delle proposte per confermare le opere non in discussione, mentre chiederemo dei miglioramenti puntuali dove necessario».