Diversamente dalla clientela di Ail Lugano, quella di Massagno, Capriasca e Isone subirà un rincaro nel 2025
Aumento in vista per le fatture dell'elettricità di chi vive nella zona servita dall'Azienda elettrica di Massagno, vale a dire i residenti a Massagno, Capriasca e Isone.
Nel corso del 2025, annuncia la società, “è previsto un aumento per le economie domestiche (categoria tariffa H4 con un consumo annuo di 4'500 kWh) mediamente del 5,5% che comporterà un maggiore esborso annuale di circa CHF 78.00 rispetto al 2024”.
Un aumento che arriva parzialmente in controtendenza rispetto alle altre aziende elettriche ticinesi. I vicini delle Ail di Lugano hanno annunciato una riduzione del 13%; a Bellinzona l'Azienda comunale multiservizi prevede una riduzione del 3% e una analoga riduzione dovrebbe arrivare anche dalla Società elettrica sopracenerina. La Aim di Mendrisio ha invece annunciato aumenti, ma di entità minore, dal 2 al 7% a seconda delle categorie tariffali, una cinquantina di franchi per un appartamento standard.
Cosa succede dunque a Massagno? Aumentano per cominciare le tariffe di rete, +19% (circa 102 franchi annui in più). La spiegazione è paradossale: “L'aumento considerevole degli impianti fotovoltaici installati e l’utilizzo ridotto dei riscaldamenti elettrici in relazione alle temperature invernali più miti, dunque fattori di risparmio energetico fanno sì che i costi pro capite risentano della ripartizione dei costi complessivi su un volume minore di erogazione di energia all’utenza” scrive la Aem.
Diminuiti del 17% i tributi statali (48 franchi per l’economia domestica in classe H4), in seguito alla riduzione della tariffa ‘riserva di energia’ arriviamo al costo dell'elettricità in quanto tale. Le tariffe sulla fornitura dell’energia sono invece aumentate del 3,8% (circa 24 franchi per economia domestica), aggravi “dovuti ai maggiori costi di approvvigionamento e al recupero delle differenze di copertura”. Queste ultime, spiega la Aem Sa, “sono costituite dalle differenze tra i risultati stimati e quelli effettivi registrati negli esercizi passati che vengono compensate con le tariffe negli esercizi successivi. A tale riguardo si specifica che Aem adotta una politica di ripartizione lineare negli anni delle differenze di copertura al fine di non incidere in modo gravoso su un singolo anno bensì su tre anni secondo i dispositivi di legge in materia”.
Per fronteggiare l’aumento generale dei costi di rete e il suo impatto economico dal 2025 la clientela Aem potrà richiedere l’applicazione di una nuova ‘tariffa dinamica’ che si basa su tariffe differenziate per quattro fasce orarie.