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‘Uber a Lugano è una brutta notizia’

L’arrivo della società americana non è stata colta con entusiasmo nell’associazione Tassametristi cittadini: ‘Oggi il telefono non ha suonato’

In sintesi:
  • La Municipale Karin Valenzano Rossi afferma che l’argomento verrà presto discusso in Municipio
Le discussioni non sembrano fermarsi
(Ti-Press)

«È una bruttissima notizia». Lo sbarco di Uber a Lugano crea già dei malumori tra i membri dell’associazione Tassametristi cittadina, come ha detto a ‘laRegione’ un rappresentante che preferisce rimanere anonimo. Un lavoro, quello dei tassisti, non dei più semplici e che a Lugano ha vissuto qualche tensione ancora recentemente e che con l’arrivo della società di San Francisco potrebbe non migliorare.

‘Lavorano solo i privati’

Uber, lo ricordiamo, nel suo comunicato odierno ha precisato che “questa espansione offre un’opportunità economica ai tassisti locali”, ma così non sembra per il nostro interlocutore: «Sono fermo da oltre due ore in stazione ad aspettare un cliente. Per il momento, a noi della categoria A (i tassisti che ‘collaborano’ con il Comune grazie al permesso di potersi fermare in determinati spazi adibiti, ndr), nessuno ci ha ancora contattati. Uber ha parlato solo con le aziende che hanno i siti web che nella maggior parte dei casi sono tassisti privati». La situazione per questo gruppo di professionisti – che sin qui era visto come ‘privilegiato’ da quelli della categoria B, ossia coloro che non hanno questa possibilità di caricare i clienti negli stalli pubblici –, pare dunque complicarsi. «È ancora troppo presto per fare un primo bilancio, ma quanto successo oggi è significativo: di solito riceviamo qualche chiamata. Oggi, però, il telefono non ha suonato, mentre i colleghi indipendenti hanno lavorato molto di più. L’impatto per la nostra categoria pare già dunque significativo. Noi rimarremo fermi ad aspettare i clienti nei parcheggi assegnati, mentre la gente prenoterà la corsa dall’applicazione e sarà caricata davanti ai nostri occhi».

Valenzano Rossi: ‘Ne parleremo in Municipio’

Tuttavia, qualche spiraglio all’orizzonte anche per la categoria A sembrerebbe esserci. «La Città è stata informata del fatto che Uber sarebbe arrivato anche a Lugano – ci dice la capodicastero Sicurezza e spazi urbani Karin Valenzano Rossi – con disponibilità a dialogare. Adesso bisognerà capire quale sarà l’impatto che avrà sull’attuale impostazione. Naturalmente auspico delle buone formule per un servizio corretto all’utente. Attualmente c’è un’ordinanza che prevede condizioni per l’esercizio da parte dei tassisti autorizzati che hanno anche la possibilità di sostare sugli stalli su suolo pubblico appositamente destinati ai taxi. Bisognerà dunque capire quali saranno le modalità e che impatto avrà sull’attuale situazione rispetto all’ordinanza. Avremo modo di parlarne prossimamente anche in Municipio».

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