Luganese

Sparatore di Massagno a processo per tentato omidicio

La lite per questioni di denaro degenerò nel ferimento di uno dei ‘soci’. L'inchiesta è chiusa.

Il luogo del fatto di sangue
(Ti-press)
14 agosto 2024
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Il procuratore pubblico Roberto Ruggero ha chiuso l'inchiesta a carico del 26enne rumeno che la notte del 12 settembre 2022, a Massagno, sparò a un connazionale, ferendolo al braccio destro. Coe già ipotizzato si prospettano le accuse di tentato omicidio e di infrazione alla legge federale sulle armi. Lo riferisce la Rsi.

All’origine del fatto di sangue, una questione di soldi. Lo sparatore, dice sempre la Rsi, aveva affidato una somma (30mila franchi secondo uno dei ‘soci’, 100mila secondo l'altro) alla vittima perché li investisse in un’attività di noleggio veicoli. Il denaro perso, unito al sentimento di essere stato ingannato, fecero degenerare la situazione.

Il 26enne era giunto in Via Nosedo già prima, con la vettura della compagna. Stava rientrando in Italia quando, all’altezza di Mendrisio, venne richiamato dal socio in affari. Si diresse così nuovamente verso Massagno, dove ci fu il confronto tra i due. È ancora rinchiuso al penitenziario cantonale, in espiazione anticipata della la pena.