Rinviato a giudizio un 52enne, ex amministratore di una società attiva nel commercio di materie prime. L'uomo è accusato di truffa e riciclaggio di denaro
Fino ad alcuni anni fa svolgeva la mansione di amministratore unico, con firma individuale di una società attiva a Lugano, il 52enne italiano residente nel Luganese che è finito nei guai con la giustizia. La vicenda, che tra i protagonisti annovera seguaci di Scientology, è stata ricostruita un paio di mesi fa da una piattaforma online. L’uomo è stato rinviato a giudizio dalla procuratrice pubblica Veronica Lipari, di fronte a una Corte delle Assise Criminali, assieme a un presunto complice, un 46enne di nazionalità ucraina. Truffa, amministrazione infedele aggravata, riciclaggio aggravato e falsità in documenti sono reati ipotizzati nei confronti dell’amministratore unico della società attiva nella commercializzazione internazionale, nell’importazione e nell’esportazione di materiale e prodotti per l’industria siderurgica in generale, compresi acciai, leghe ferrose e derivati sia in forma grezza che lavorata, metalli rari e metalli preziosi. In aula penale il 52enne, che risulta essere un importante membro di Scientology, dovrà rispondere di un raggiro milionario, che avrebbe orchestrato e messo in atto ai danni di due imprese attive nello stesso settore di quella che amministrava. Una di queste due aveva, a sua volta, come azionista una terza società riconducibile a una facoltosa cittadina statunitense, che è anch’essa una grossa sostenitrice della religione fondata da Hubbard. Dal carcere dove è rinchiuso da oltre un anno, l’uomo respinge le accuse. Di più, Tuto Rossi, il suo avvocato, ha detto alla Rsi che il proprio cliente ha bonificato quasi tutto il denaro a favore di chi lo accusa, cioè la chiesa di Scientology. Interpellata dalla ‘Regione’, la missione luganese non commenta l’informazione.