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Sant’Evasio tra l’interesse e i vincoli pianificatori

Incontro in vista tra Campione d'Italia e la fondazione che vorrebbe acquisire l'ex masseria e la chiesetta che sorgono su un'area protetta a Pr di Arogno

Una veduta dell’area risalente a qualche anno fa
(Ti-Press/Archivio)

«Personalmente, valuto positivamente la manifestazione di interesse formulata da una fondazione di Lugano per l’acquisizione della masseria di Sant’Evasio», dice alla ‘Regione’ il sindaco di Campione d’Italia Roberto Canesi, che, in questa fase, preferisce celare dietro a un riserbo dovuto il nome dell’ente interessato, anche se sembra essere un segreto di Pulcinella, in quanto è certo che rappresenta una congregazione religiosa attiva da decenni nel mondo dell’istruzione. Una fondazione che non fa mistero di voler chiudere al più presto possibile la trattativa che va avanti da alcuni mesi: ci sono stati incontri ai quali ha partecipato anche il Comune di Arogno.

Occorre il Piano di quartiere e il restauro

Non poteva essere diversamente in quanto la masseria di proprietà del Comune di Campione d’Italia (ricevuta in dono negli anni Trenta da un medico ticinese che aveva lavorato a lungo nell’enclave) si trova in territorio di Pugerna, per cui qualsiasi intervento che si vorrebbe realizzare deve passare al vaglio delle autorità ticinesi. In primis, quelle pianificatorie, visto che la masseria e la chiesetta sono inserite in una zona di interesse archeologico e pertanto vincolate dalla Legge cantonale sulla protezione dei beni culturali. Una zona che include edifici di interesse pubblico, come si evince dal Piano regolatore (Pr) di Arogno del novembre 2016, nel quale sono prescritti interventi edilizi subordinati alla presentazione di un piano di quartiere e alla salvaguardia al restauro dei monumenti culturali. In quella versione del Pr, peraltro, si precisava che la zona era “destinata alla realizzazione di un Centro turistico - culturale”. In questo contesto si colloca l’interlocuzione tra l’ufficio tecnico comunale di Campione d'Italia e quello di Arogno. Il sindaco di Arogno Emanuele Stauffer, contattato nei giorni scorsi, preferisce non commentare in attesa di sviluppi concreti. Però, non nasconde il proprio scetticismo. In ogni caso, la prossima settimana ci sarà un incontro nell’enclave fra i rappresentanti della fondazione luganese e quelli del Comune di Campione d’Italia. Si tratta di un primo confronto su quanto sta scritto nella manifestazione d’interesse presentata dalla fondazione di Lugano.

L’offerta: tra 150mila e 160mila franchi

Innanzitutto, il documento parla di un’offerta d’acquisto tra i 150mila e i 160mila franchi. Poi, si può leggere l’impegno a “mantenere le caratteristiche originarie della masseria” per “realizzare una iniziativa educativa e sociale, destinata agli allievi della scuola elementare, scuola media e liceo internazionale” e anche per “attività formative che si potrebbero svolgere sia nel corso dell’anno scolastico, sia nel periodo giugno-agosto‘’. A questo proposito, nella manifestazione d’interesse viene chiarito che “si tratterrà di soggiorni-studi formativi della durata settimanale, durante i quali gli allievi avranno modo di alternare allo studio e alle attività formative, il gioco e la scoperta della natura, così come sempre voluto e attuato dal nostro modello pedagogico”. Le famiglie campionesi, se lo vorranno, potranno iscrivere i propri figli alle scuole della fondazione “alle stesse condizioni riservate agli studenti ticinesi”. Analoga apertura alla attività formativa è prevista nel periodo estivo. Il recupero del compendio di Sant'Evasio prevede anche un intervento per “rendere percorribile il sentiero che unisce Sant’Evasio e il Comune di Campione d'Italia, al fine di renderlo un percorso vita, adatto agli allievi al fine di sviluppare un'attività sportiva salutare”. Infine, si prevede di siglare una convenzione tra le parti, da sottoscrivere “per garantire la fornitura dell'acqua della sorgente presente nel territorio di Sant'Evasio, a tutti gli abitanti campionesi, così come avviene tuttora, oltre a servire le nuove strutture della masseria”.

Quella strada tanto stretta

Tra le perplessità che scaturiscono da questa trattativa tra le parti, che potrebbe condurre a creare una struttura scolastica, spicca la complessità legata alla stretta strada da Pügerna (che consente il transito di un’auto alla volta) che da Arogno bisogna percorrere, per raggiungere l’area. Si stima che per recuperare la masseria di Sant’Evasio (110 mila metri di superficie, oltre a diversi immobili, fra cui l’ex chiesetta, che dovrebbe risalire all’epoca longobarda, per cui non possono essere demoliti e dovranno essere ristrutturati) occorreranno non meno di due milioni di franchi. .