Per la masseria di Arogno si è fatto avanti un istituto elvetico di Lugano riconducibile a una fondazione religiosa attivo nella formazione scolastica
Un incontro, quello che nei giorni scorsi si è tenuto a Campione d’Italia, che ha consentito di fare un passo in avanti per il recupero e la valorizzazione della masseria Sant’Evasio di Arogno. Ovvero, il complesso rurale di origine longobarda, che oltre ad alcuni immobili, comprende anche un’ex chiesetta, sulla cui facciata è conservato un frammento di affresco (quasi illeggibile) del santo. Una masseria – frutto di un lascito di un medico di Arogno, per decenni in servizio nell'enclave – che il comune di Campione d’Italia, nel 2014 aveva messo all’asta (costo 3 milioni e 750mila franchi) per sanare il bilancio comunale (già allora tragicamente in rosso, tanto da arrivare al dissesto finanziario del 2018 che tanto continua a far discutere). Negli ultimi mesi si è fatto avanti un acquirente ticinese, che a inizio giugno ha formalizzato “una manifestazione d'interesse d'acquisto del compendio immobiliare Sant'Evasio nel comune di Pugerna-Arogno”. Si tratta di un istituto elvetico di Lugano, riconducibile a una fondazione religiosa, attivo nel mondo della formazione scolastica, che ha offerto 160mila franchi.
All’incontro che si è tenuto nell’enclave hanno partecipato il sindaco di Arogno, Emanuele Stauffer, quello di Campione d’Italia, Roberto Canesi e i rappresentanti della fondazione di Lugano. Per quanto è dato sapere, la discussione è stata ampia. Sono stati affrontati tutti gli aspetti legati al fatto che i 110mila metri quadrati del compendio immobiliare sono inseriti in una zona di interesse archeologico e paesaggistico, per cui qualsiasi intervento che si intenda realizzare deve essere autorizzato dalle autorità comunali e cantonali. Gli immobili non possono essere demoliti, ma dovranno essere ristrutturati conservando le attuali dimensioni. I rappresentanti della fondazione di Lugano hanno preso l'impegno di redigere un progetto urbanistico di massima dei lavori che intendono effettuare per trasformare la masseria in un campus. Questo quanto hanno affermato durante l’incontro: “Il luogo ha requisiti storico-ambientali perfetti per soggiorni di studio e vacanze per i giovani, compresi quelli campionesi, se lo vorranno”. Progetto da sottoporre al comune di Arogno e alle autorità di Bellinzona. Il comune di Campione d’Italia da parte sua sta valutando la possibilità di cedere la masseria di Arogno all'unico possibile acquirente senza dover passare da un'asta pubblica. Insomma, se sino a qualche mese fa la strada sembrava in salita, ora senza facili illusioni, sembra aver scollinato, per porsi in discesa.