L'impresa di soccorso della bagnina del lido di Bissone che nel pieno del maltempo si lancia in acqua e porta in salvo i giovani usciti da un'altra riva
Un tranquillo pomeriggio di metà agosto. Il sole caldo, i bagnanti attorno alla piscina, i bambini che giocano nel prato. Poi all'improvviso l'aria si alza e increspa le onde del lago, il vento si fa forte e impetuoso e al lido di Bissone la bagnina, Mariasole Acquistapace, 25 anni, da due anni responsabile nella struttura balneare lacustre, già in forza all'Arena sportiva di Tesserete, capisce che qualcosa di grosso sta arrivando e si organizza immediatamente, ordinando la chiusura degli ombrelloni e invitando a non gettarsi in acqua.
Erano passate le 18 da una manciata di minuti, ieri, giovedì, quando Mariasole, allarmata anche dai responsabili dal bar, viene chiamata per un intervento di soccorso. Due ragazzi sembrano, infatti, in grande difficoltà in mezzo al Ceresio: «Li abbiamo avvistati a circa 450 metri dalla riva, erano sopra a uno stand-up paddle che si era ribaltato. Il problema era che la bufera si stava rinforzando, eppure non ci ho pensato due volte e mi sono buttata, anche se non erano partiti dal nostro lido ma da un'altra riva, provenienti dall'altro lato del ponte-diga. Appena li ho raggiunti uno di loro era in pieno attacco di panico e l'altro era invece come risucchiato da una corrente. In quel punto infatti si era scatenato una sorta di fortissimo mulinello».
La bagnina però, caricata dall'adrenalina, invita i giovani ad attaccarsi alla sua tavola di salvataggio. Tranquillizza i ragazzi, spaventati, e pur con ansia e preoccupazione li riporta, sani e salvi, a riva: «Tornata sulla terraferma ero scossa, ma sollevata. È stato pauroso soprattutto per la distanza a cui si trovavano i due giovani, poi il maltempo arrivato così all'improvviso non ha certo aiutato. Colgo questa occasione per lanciare un messaggio: sul lago bisogna sempre fare molta attenzione e aprire gli occhi, non uscire se il meteo è avverso. Il lago non è uno scherzo!».