Luganese

Spacciatore recidivo condannato a 24 mesi

L'uomo era già stato condannato nel 2020 per reati simili. Per il suo caso la legge prevede ora 20 anni di espulsione dalla Svizzera

L’uomo era sia spacciatore che consumatore
(Ti-Press)
31 luglio 2023
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Si è ritrovato nuovamente a spacciare cocaina, e per questo è stato condannato a un anno di detenzione da scontare, più altri dodici sospesi per due anni. Poi, quando sarà possibile, arriverà l'espulsione ventennale dalla Svizzera. È stato processato oggi davanti alla Corte delle Assise correzionali di Lugano, il richiedente l'asilo, residente in Svizzera da 17 anni, colpevole di infrazione aggravata alla legge sugli stupefacenti, per aver detenuto e spacciato circa 300 grammi di cocaina tra l'aprile 2022 e aprile 2023. La Corte, presieduta in entrambi i casi dalla giudice Francesca Verda Chiocchetti, aveva già condannato l'uomo nel dicembre del 2020 per il medesimo reato, seppur quella volta il quantitativo spacciato fosse superiore al chilo e mezzo. All'epoca gli erano stati inflitti oltre tre anni di detenzione, ed era stata predisposta l'espulsione. Ora, avendo commesso un reato dopo che nei suoi confronti è già stata decretata l'espulsione, la legge prevede che venga espulso dalla Svizzera per 20 anni. La pena detentiva è stata concordata dalla procuratrice pubblica Margherita Lanzillo e dall'avvocata della difesa Fabiola Malnati.

‘Cinque mesi senza stipendio, poi la depressione’

L'uomo, un cittadino eritreo di 41 anni, ha da subito ammesso i fatti. Dal suo racconto è emerso come la causa scatenante del suo delinquere sia stata la situazione finanziaria. Il 41enne lavorava infatti per un ristorante che avrebbe smesso di pagarlo nell'aprile 2022. «Ho lavorato per cinque mesi ricevere stipendio – ha dichiarato –, e in quel periodo sono entrato in depressione e ho cominciato a frequentare cattive compagnie. Adesso sono pronto a rimettermi in gioco, avevo già trovato lavoro ad agosto presso un altro ristorante». Durante questo tempo, che l'uomo ha definito «un periodo buio della mia vita», il 41enne era anche caduto nella tossicodipendenza, ed è stato condannato pertanto anche per contravvenzione alla legge sugli stupefacenti per aver consumato cocaina e marijuana.