L'uomo era già stato condannato in passato per reati analoghi
Tre anni di carcere da espiare, di cui due provenienti da una precedente sentenza, e quindici anni di espulsione. È questa la pena inflitta a un 33enne cittadino spagnolo dalla Corte delle Assise criminali di Bellinzona (presidente Amos Pagnamenta, giudici a latere Aurelio Facchi ed Emilie Mordasini), che si è riunita oggi a Lugano. L’uomo, che ha riconosciuto la totalità dei fatti, è stato condannato per infrazione alla Legge federale sugli stupefacenti per aver, tra settembre 2021 e aprile 2022, spacciato circa 70 grammi di cocaina. In aula, per la pubblica accusa, era presente il procuratore generale sostituto Moreno Capella.
Il 33enne, difeso dall’avvocato d’ufficio Stefano Genetelli, è stato inoltre condannato per violazione del bando in quanto, il 14 aprile 2022, giorno dell’arresto, è entrato in Svizzera dall’Italia, nonostante nei suoi confronti fosse già stata decretata nel 2018 l’espulsione di 10 anni. Nel dicembre di quell'anno il 33enne era infatti stato condannato per aver partecipato a un traffico di stupefacenti, importando in Svizzera, spacciando ed esportando complessivamente quasi 1,5 kg di cocaina. Il tutto tra Zurigo e il Ticino, l'Italia e la Svizzera. L'uomo aveva inoltre riciclato circa 5'300 franchi, provenienti dall'attività di spaccio, inviandoli a terzi. I fatti risalivano al periodo dal 2016 al 2018, e per essi gli erano stati inflitti, oltre all'espulsione, tre anni di carcere, di cui due sospesi (fino a oggi).