Luganese

AlpTransit verso sud, Lugano picchia i pugni contro Berna

Votata all’unanimità la risoluzione extra-Loc che critica il progetto di Berna di tagliare la Neat e chiede di proseguire il tracciato fino al confine

Berna ha cambiato idea e questo non sta bene alla Città
(Ti-Press/Archivio)
26 settembre 2022
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"Considerare nella prospettiva Ferrovia 2050 il completamento del concetto ‘Croce federale della mobilità’ e quindi di collegamenti nord-sud ed est-ovest da confine a confine. Attivare la progettazione del proseguimento a sud di Lugano di AlpTransit, con collegamento alla rete ferroviaria italiana, affinché la realizzazione possa avvenire nel più breve tempo possibile e non oltre il 2050. Porre le basi affinché il collegamento e rispettivo trasferimento delle merci sull’asse Bellinzona- Luino-Gallarate avvenga attraverso il cosiddetto progetto ‘Gronda ovest’". È il testo votato stasera dal Consiglio comunale di Lugano, su indicazione del Municipio per stigmatizzare l’ultima proposta del Consiglio federale che ha messo in consultazione il progetto di ferrovia 2050 che non contempla il completamento di AlpTransit a sud di Lugano.

In linea con dispositivi adottati tre volte

La risoluzione extra-Loc è stata adottata all’unanimità dei 43 consiglieri comunali presenti. Il testo è in linea con i dispositivi adottati dal legislativo nel 1999, 2003 e 2011 ed è stato approvato per dare maggiore peso politico alle pressioni che potrà fare il Municipio nell’ambito della consultazione in merito alla Ferrovia 2050 in Consiglio Federale, nei confronti della Deputazione ticinese alle Camere federali e del Consiglio di Stato. A difendere la rivendicazione di Lugano, è stato dapprima il sindaco di Lugano Michele Foletti, poi il titolare del Dicastero Sviluppo territoriale Filippo Lombardi. A favore della risoluzione sono pure intervenuti Angelo Bernasconi (Il Centro) e il capogruppo dei Verdi Danilo Baratti.