Luganese

Bus della Tpl, 2020 da dimenticare: disavanzo di 1,5 milioni

La pandemia ha scalfito l'esercizio, che ha visto una flessione dei passeggeri, inferiori ai 10 milioni. Angelo Jelmini lascia la presidenza del CdA

Angelo Jelmini
(TI-PRESS)
23 giugno 2021
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Un anno da dimenticare il 2020, anche per la società di Trasporti pubblici del Luganese (Tpl) la cui assemblea degli azionisti si è riunita oggi per fare il punto sull'esercizio dello scorso anno. Ebbene, ritenuto il ridotto numero di corse effettuate in ragione delle misure imposte, in particolare nel periodo del primo lockdown tra marzo e maggio, il numero di passeggeri complessivamente trasportati, rispetto al 2019, è diminuito, posizionandosi appena al di sotto dei 10 milioni di utenti. Questo ha comportato una conseguente diminuzione degli introiti di trasporto, che ha determinato una chiusura dell’esercizio, per la prima volta, con un risultato negativo di 1'527'958.35 risultato "che è stato possibile contenere grazie a un’operazione di gestione ottimale delle risorse e la riduzione di alcune voci di costo".

L'analisi di un anno 'anomalo'

È questo l'infelice verdetto societario relativo al 2020. Nonostante l’allarme generale, Roberto Ferroni, direttore della Tpl, ha confermato l’avanzamento degli importanti e imprescindibili progetti che erano stati avviati, come l’implementazione del servizio da dicembre 2020, la realizzazione del nuovo deposito per il rimessaggio dei veicoli e il parcheggio sopraelevato per i veicoli del personale all’interno della rimessa di Ruggì. Dal canto suo, Angelo Jelmini, che al termine del quinquennio lascia la presidenza del Consiglio d'amministrazione - non dopo aver ringraziato l'azienda "per la sempre costruttiva, professionale e risolutiva collaborazione per il bene della società e di tutta la popolazione" - ha definito il 2020 un anno "anomalo". Il trasporto pubblico, e quindi anche la TPL - ha evidenziato Jelmini - ha dovuto far fronte a un netto cambio di registro rispetto a un 2019 che aveva vissuto una crescita in termini di passeggeri e di introiti e che ben lasciava sperare per l’importante e consistente rivoluzione del trasporto pubblico a livello cantonale. Da marzo 2020, la società è stata pronta e reattiva al cambiamento, in termini di priorità; è stato garantito alla popolazione il servizio, adeguandolo alle indicazioni dell’Ufficio federale della sanità pubblica, del Cantone e dell’Ufficio federale dei trasporti, per garantire la sicurezza dell’utenza e parimenti del personale.
Supportato dai dati attuali, ha espresso infine la sua fiducia rispetto al fatto che si potrà con i giusti tempi (auspicando sempre più brevi) riprendere appieno le attività, i viaggi, e altrettanto la mobilità, potendo sfruttare le potenzialità del progetto “città Ticino” operativo a tutti gli effetti da aprile 2021.

Come previsto dall’Ordine del giorno, l’Assemblea ha provveduto a ratificare le proposte di nomina dei rappresentanti del Consiglio di Amministrazione formulate da parte dei Comuni di Vezia e di Massagno, sulla base dell’abituale rotazione quadriennale, mentre i rappresentanti della Città di Lugano, nominati direttamente dal Consiglio Comunale verranno resi noti dalla seconda metà di luglio.