Ticino

‘Le frequentazioni di Zali intaccano la credibilità del governo?’

L'Mps interpella il Consiglio di Stato in seguito al processo a una donna denunciata dal consigliere di Stato per diffamazione e ingiuria

(Ti-Press)
30 marzo 2025
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“Il Consiglio di Stato non ritiene che le sfortunate frequentazioni private del ministro Claudio Zali, oltre ad occupare una giustizia penale già oberata di lavoro, rischino di intaccare la credibilità del governo (per non dire di metterlo in ridicolo), nonché di privare il direttore del Dipartimento del territorio della serenità e della lucidità necessarie per svolgere la sua funzione governativa?”. Così recita una delle tre domande che i deputati Mps in Gran Consiglio Matteo Pronzini e Giuseppe Sergi rivolgono all’esecutivo attraverso un’interpellanza.

Il 27 marzo scorso, scrivono i due parlamentari, “una ‘ex’ del ministro Zali è comparsa alla sbarra per averlo ripetutamente diffamato e ingiuriato”. La sentenza sull’agire della donna che, dal canto suo, formula gravi accuse nei confronti di Zali – riferiscono Pronzini e Sergi citando il decreto d’accusa firmato dal procuratore generale Andrea Pagani – è attesa per l’8 di aprile.

Secondo i due esponenti del Movimento per il socialismo l’atto parlamentare si giustifica “siccome non è la prima volta che il procuratore generale e la giustizia penale ticinese si devono occupare delle sfortunate frequentazioni private del ministro Zali”.

All’esecutivo chiedono pertanto anche se “Zali ha informato tempestivamente il Consiglio di Stato in merito alle citate vicende e alle iniziative giudiziarie (denunce penali) che egli ha intrapreso al riguardo” e se “oltre a quelle di cui ha già riferito la stampa, quante altre ‘ex’ del ministro Zali sono in attesa di essere giudicate dai nostri tribunali penali”.