Luganese

Polo sportivo a Lugano, il Ps mette delle condizioni

La maggioranza dei militanti in una consultazione ha sposato la linea del partito. Si mira a migliorare il progetto a vantaggio della popolazione

A gennaio sono state posate le modine (Ti-Press)
28 febbraio 2021
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Il Ps di Lugano pone sette condizioni "imprescindibili" per dare via libera al progetto di Polo sportivo e degli eventi. La 'base' del partito ha infatti fatto sua, a maggioranza, la linea del gruppo di Consiglio comunale e della direzione (condivisa anche dal Parito comunista). L'obiettivo a questo punto, come si conferma in una nota firmata dal presidente Raoul Ghisletta, è riuscire a migliorare la proposta, così da introdurvi degli elementi qualificanti.

Il riferimento esplicito è agli aspetti sociali (maggiore garanzia del controllo antidumping sui cantieri, alloggi a prezzi accessibili nella tappa 3); ambientali (ampliamento dell’area comprendente alberi ad alto fusto nel parco vicino allo stadio, manto erboso per lo stadio, miglioramento dei trasporti pubblici e sostenibili); urbanistici (garanzia di creare alloggi primari in centro città negli spazi liberati dall’amministrazione comunale per contribuire a rivitalizzare il centro); e infine finanziari e di governance pubblica (coinvolgimento di altri enti pubblici nel finanziamento del Pse/Csm per rendere più sopportabile finanziariamente il progetto per i Luganesi, maggiori possibilità per la Città di riscattare gli spazi sportivi e amministrativi a Cornaredo).

Ci sono 3'000 giovani sportivi attivi in una ventina di associazioni, che saranno beneficiari del Palazzetto dello sport e del Centro sportivo al Maglio, si fa presente. "E dietro di loro ci sono le famiglie e i volontari delle società, ossia 10'000 persone, che contribuiscono con tanti sacrifici al movimento sportivo giovanile luganese, fortemente bisognoso di spazi adeguati per poter funzionare adeguatamente. Aggiungiamo altre 5'000 persone che seguono lo sport luganese professionistico e in totale fanno 15'000 persone interessate da vicino al Pse/Csm". Di conseguenza, "respingere il progetto senza nemmeno tentare di migliorarlo in Consiglio comunale, oltre che a deludere 15'000 persone, non sarebbe stato né logico, né giusto da parte del Ps Lugano".

In conclusione si ribadisce che "la risoluzione accolta nella votazione interna dei militanti non è comunque un assegno in bianco per il progetto: infatti la posizione finale del Ps Lugano sul Pse/Csm sarà presa alla fine del processo democratico in Consiglio comunale".

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