Luganese

Lugano, Speziali: 'I veleni sui social fanno male a tutti!'

Intervista al presidente del Plr cantonale che parla del Polo sportivo e delle divisioni 'in via di assestamento' sezione cittadina del partito

Alessandro Speziali, presidente cantonale del Plr (Ti-Press)
5 marzo 2021
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Che idea si è fatto del dibattito attorno al progetto di Polo sportivo e degli eventi a Lugano, nel quale ci sono stati anche colpi sotto la cintura e sui social addirittura commenti al limite dell'illegalità?

Il confronto con tutte queste esternazioni discutibili sui social sta andando anche contro l'anima di questo progetto e soprattutto dello sport, in cui deve prevalere il fai play e il rispetto reciproco. Affrontarsi all' interno di alcune regole è fondamentale sia nello sport sia nella politica. I veleni che leggiamo sui social fanno male a tutti, dagli strenui difensori a quelli che vorrebbero vederci un po' più chiaro sulla conseguenza del progetto. Il dibattito rischia di diventare un gioco a somma zero se questo livello di astio non rientra. 

Favorevole o contrario al Pse?

A me pare che questo progetto sia fondamentale e contribuisca a una riqualifica dell'intero comparto di Cornaredo. Soprattutto perché parliamo di sport che significa aggregazione, associazionismo e crescita personale ed è qualcosa di importante per i giovani e non solo. Da questo punto di vista è veramente un progetto popolare e trasversale. Ci sono però interrogativi che stanno pesando come macigni. C'è da capire se questi macigni non siano in qualche modo aggirabili. Per ora sembra che non sia possibile. In politica ho però capito che spesso da queste discussioni così aperte saltan fuori soluzioni inaspettate.

Intravvede rischi di una bocciatura in Consiglio comunale nella prossima seduta?

Non voglio di certo interferire. A me pare che all'interno del Plr sia indiscussa la consapevolezza dell'importanza di riqualificare il quartiere grazie all'infrastruttura che sorgerebbe. Però, come detto, ci sono questi macigni che alcuni affrontano con una certa dose di ottimismo mentre altri intravvedono grossissimi rischi. In Consiglio comunale dipenderà tutto se ci sarà una cordata solida fra partiti … Altrimenti, il credito scricchiola pericolosamente. 

Qual è la sua opinione in merito alla lettera scritta al Municipio di Lugano da Fulvio Pelli, candidato Plr al Consiglio comunale di Lugano ex consigliere nazionale del partito nella quale antepone i suoi interessi personali al Pse, al di là dell'uso strumentale che ne è stato fatto da parte del direttore del Mattino della domenica e municipale leghista di Lugano Lorenzo Quadri?

Evidentemente il cittadino rimane spiazzato. Ognuno è libero di intraprendere e motivare i propri ricorsi, certo, ciò non toglie però che la notizia lasci perplessi in molti.  

Il Plr spesso parla di riqualifica urbana, sport, grandi opere …  

Assolutamente sì. Lo sport e tutto quello che ci ruota attorno ha un riverbero locale, regionale e cantonale. Il Ticino rispetto alla Svizzera interna dispone di infrastrutture decisamente non adeguate e non al passo con i tempi. Oltre Gottardo, c'è un’altra cultura: lo sport è visto non come un optional, ma rientra piuttosto nella politica di sviluppo e di integrazione, in una visione lungimirante.  

Sono forti le divisioni all'interno del Plr e le contrapposizioni fra i municipali e alcuni esponenti del gruppo in Consiglio comunale rischiano di indebolirlo. Cosa ne pensa?

Il partito ha sempre avuto una sanissima inclinazione all’analisi e al dibattito, e in questo caso il Plr ha veramente fatto una radiografia precisa del progetto. Anche perché ci sono cittadini che si pongono alcuni interrogativi. Alcuni esponenti Plr sono seriamente preoccupati delle possibili conseguenze negative sui commerci del centro per lo spostamento di alcuni flussi. Inutile nasconderlo: questo ha portato a piccole scosse telluriche. Però, sono in contatto continuo con la sezione di Lugano e mi pare che ora ci sia un assestamento. Tutti sono d'accordo che questa sia un'occasione per Lugano e ora si sta cercando in tutti i modi la quadra del cerchio per non farla saltare. Oltre all’assestamento, è anche rassicurante l'intento di marcare stretto il Municipio affinché poi prendano forma altri progetti utili per far vivere la città in altri luoghi, come il Polo congressuale. Vede, ci comportiamo come una famiglia strana noi liberali, urlandoci da un balcone all'altro, mentre altri lavano i panni sporchi in casa. Ma anche negli altri partiti non c'è sempre stata l'unanimità, come nella Lega che prima tacciava di megalomania il Pse mentre oggi lo difende a spada tratta. La sinistra, invece, per digerire internamente i 'rospi' tenta la carta degli appartamenti a pigione moderata. 

E qual è la sua opinione dell'idea di congelare tutto e rimandare a dopo le lezioni il voto come proposto dall'ex sindaco Giorgio Giudici che pare possa cambiare molto le carte in tavola?

In politica talvolta emergono soluzioni inaspettate fino a cinque minuti prima di mezzanotte. Ho fiducia nel dibattito e nelle nostre persone. Forse senza il clima elettorale così acceso, le posizioni sarebbero meno rigide. Il congelamento del progetto? Non sono un indovino. Da una parte forse ci sarebbe il vantaggio di allungare di un po' di tempi per cementare il consenso nei partiti; dall’altra la politica è chiamata ad avere il coraggio delle decisioni. Sia quel che sia, occorrerà poi convincere la popolazione in vista dell'annunciato referendum, che sarà il vero banco di prova per tutti.