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Ospedale Italiano, il Pronto soccorso resterà

Il sindaco di Lugano rassicurato dai vertici dell'Ente ospedaliero cantonale ma quelle frasi nella variante di Pr... Presto un incontro a Palazzo.

L'ingresso del Pronto soccorso dell'Ospedale italiano (Ti-Press)
1 febbraio 2021
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Al termine dell'emergenza sanitaria il pronto soccorso dell'Ospedale italiano verrà riaperto. Rassicurazioni in tal senso sono giunte dai vertici dell'Ente ospedaliero cantonale (Eoc) al sindaco di Lugano Marco Borradori che aveva chiesto spiegazioni dopo aver letto dei timori espressi dall’Associazione Ospedale Italiano di Lugano (Oil) e dalla sua consociata Associazione Italiana di Lugano per gli Anziani (Aila). La prospettiva che la chiusura temporanea possa diventare definitiva aveva allertato tutto il Municipio che presto incontrerà la dirigenza dell'Eoc. Intanto, l'Mps ha presentato una nuova interpellanza chiedendo spiegazioni al governo su quelle frasi scritte nel rapporto relativo alla variante di Piano regolatore che riguarda il comparto Ospedale italiano.

Servizio necessario per 32mila abitanti

Cominciamo da Borradori: «Dopo la pubblicazione del vostro articolo, ho chiamato i vertici dell'Eoc che a parole mi hanno confermato che non appena termina questo periodo straordinario legato al Covid-19, il pronto soccorso dell'Ospedale italiano verrà ripristinato. Ci troviamo in una zona veramente nevralgica e molto popolosa della città. Basti considerare il numero di abitanti dei quartieri di Viganello, Cassarate, Molino Nuovo e Pregassona (circa 32mila residenti, ndr.). È una zona delicata che non potrà rimanere sguarnita di questo servizio. Non solo. Mi è stato detto che sia per questa vicenda legata al pronto soccorso e per via di tutto ciò che si sta muovendo e si muoverà nei prossimi anni, con significativi investimenti a Lugano, i vertici dell'Eoc verranno In Municipio a parlarne. Li abbiamo invitati formalmente». Dalle parole ai fatti, dunque. «Mi sembra che ci sia consapevolezza della necessità del ripristino appena possibile del pronto soccorso e oltre a discutere questo aspetto, la dirigenza dell'Eoc ci illustrerà ai fatti futuri che riguardano i due nosocomi luganesi che saranno oggetto di grossi interventi di ampliamento e ristrutturazioni», osserva il sindaco. E proprio l'ingente investimento previsto all'ospedale Civico è una delle ragioni per le quali non si potrà fare a meno del Pronto soccorso dell'ospedale italiano come messo in evidenza dalle due associazioni.

'Urgenze maggiormente al Civico'

La rassicurazioni fornite a 'laRegione' e al sindaco di Lugano non chiariscono però quelle frasi pubblicate nel rapporto della variante di Pr che riguarda l'Ospedale Italiano. Un rapporto nel quale ben due volte è scritto nero su bianco che “l’Eoc è in fase di razionalizzazione, ampliamento e ammodernamento dei propri spazi e servizi. In particolare, l’Ospedale Regionale di Lugano sta attuando una politica d'integrazione e ottimizzazione dei propri servizi tra Ospedale civico e Ospedale italiano. La nuova configurazione conferma la vocazione dell’Ospedale Italiano, destinato soprattutto a interventi pianificati in regime di degenza o ambulatoriale e alle consultazioni ambulatoriali: è quindi complementare all’Ospedale civico, che si rivolge maggiormente alle urgenze e alla cura di casi multidisciplinare e complessi”. Lo stesso discorso è ribadito a pagina 14 del documento. Queste frasi lasciano intendere che il mantenimento non sia così scontato in un futuro a medio lungo termine.

Scatta l'interpellanza bis dell'Mps

Tanto che il Movimento per il socialismo (Mps) ha presentato una nuova interpellanza sul tema dopo che negli scorsi mesi aveva denunciato la volontà dell’Eoc di voler procedere, "come già fatto con Faido ed Acquarossa, a un ridimensionamento e magari anche alla chiusura del pronto soccorso dell’Ospedale Italiano". Una denuncia a cui è seguita, sempre promossa dall’Mps, una petizione sottoscritta da oltre 1'500 cittadine e cittadini residenti nel tessuto urbano di Lugano, indirizzata al Gran Consiglio e al Consiglio comunale di Lugano con la quale si chiede l’immediata riapertura del servizio 24 ore su 24. Con il passare delle settimane sono emersi nuovi elementi che confermano la chiara volontà dell’Eoc di liquidare il pronto soccorso dell’Italiano", come emerge dalla documentazione relativa alla variante di Pr del comparto su cui sorge il nosocomio, pubblicata (fino al 22 gennaio) dalla quale secondo l'Mps emergerebbe "chiaramente la volontà di sopprimere il servizio". Da qui le domande poste al Consiglio di Stato a cui si chiedono spiegazioni in merito. «L'auspicio è il servizio resti in forma duratura quando ci vedremo il Municipio chiederà spiegazioni in merito», replica il sindaco. Nel frattempo, è scaduta la pubblicazione della variante: in Cancelleria sono giunte alcune osservazioni da parte dei vicini che esprimono preoccupazioni puntuali legate all'impatto dell'ampliamento del nosocomio sulle loro proprietà. Osservazioni che saranno valutate e che potrebbero condurre a eventuali modifiche prima del voto del Consiglio comunale di Lugano. In estrema sintesi, il progetto prevede l'innalzamento delle ali laterali del blocco centrale e la realizzazione di nuovo edificio lungo via Speranza, con contenuti relativamente autonomi dal resto della struttura per spazi di riunioni e formazione.

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