La Federazione dei cacciatori ticinesi condanna l'accaduto: “Atteggiamenti inaccettabili. Se accertate, evidenti violazioni delle norme di sicurezza”
“Simili atti non hanno nulla a che vedere con le attuali modalità di prelievo, con le distanze di tiro, con le armi utilizzate o con la caccia in genere. Si tratta di violazioni di tale gravità in cui la totale mancanza di diligenza del singolo rende vana ogni misura preventiva e per questo dovrà essere sanzionata in maniera incisiva”. Non si è fatta attendere la presa di posizione della Federazione dei cacciatori ticinesi (Fcti) in seguito al grave episodio accaduto domenica a Sessa, quando un gruppo di cacciatori ha sparato dei colpi nelle immediate vicinanze dell'abitato, causando addirittura due buchi nel muro di una casa, oltre allo spavento.
Sul caso abbiamo interpellato oggi la Polizia cantonale, più volte allertata domenica da un paio di cittadini di Sessa, che ha confermato di aver effettuato degli accertamenti preliminari e che il caso è anche al vaglio dell'Ufficio caccia e pesca del Dipartimento del territorio. La Polizia scientifica, intervenuta sul posto, avrebbe comunque già constatato che i buchi nel muro sarebbero dovuti effettivamente a degli spari di fucile avvenuti in giornata. “Nell'attesa di conoscere l'esito dei necessari accertamenti e restando a disposizione degli organi competenti – precisa il presidente del comitato della Fcti, Fabio Regazzi –, la Fcti ritiene che, se accertati, simili atti rappresentano evidenti violazioni delle più elementari norme di sicurezza sul maneggio e l'uso delle armi. La Fcti, anche in funzione degli sforzi da sempre intrapresi ed incrementati negli ultimi anni per formare e sensibilizzare sul problema sicurezza, si aspetta che, se individuati, i responsabili vengano sanzionati con misure adeguate alla gravità della negligenza”.
Grave, per la Fcti, anche l'atteggiamento tenuto dai cacciatori protagonisti dell'episodio: con la donna che vive in una delle case ai limiti del bosco dal quale hanno sparato, autrice dei video apparsi ieri su ‘Facebook’ e da noi parzialmente ripresi e tagliati, n'è nato infatti un alterco. “Non da ultimo la Fcti stigmatizza e condanna gli atteggiamenti inaccettabili di quei cacciatori che, confrontati con le comprensibili rimostranze di chi aveva tutto il diritto di dirsi spaventato dagli accadimenti, si sono dimostrati maleducati ed irrispettosi sottraendosi al confronto e gettando discredito sull'intera categoria. Il codice etico adottato dalla Fcti regola anche i comportamenti che il cacciatore deve tenere con chi cacciatore non è, in particolare quando esercita l'attività venatoria”.