L'associazione si oppone alla domanda di costruzione dell'antenna: consegnate 622 firme
Un chiaro no al 5G. Arriva dall'associazione Capriasca Ambiente che nei giorni scorsi ha consegnato 622 firme per l’opposizione alla modifica della preesistente antenna. No, segnatamente, alla domanda di costruzione dell'antenna di Sala Capriasca per cui si intende procedere alla modifica dell'attuale tecnologia.
"La popolazione, conscia dei rischi per la salute e l’ambiente di una tecnologia ancora sconosciuta, ma che sarà molto più pervasiva e capillare della precedente, dice un chiaro no" - si legge in un comunicato inviato a tutti gli organi di informazione. "Indagare i rischi per la salute di persone, flora e fauna è fondamentale prima di implementare il 5G. Non possiamo più permetterci di continuare ad accettare un’accelerazione tecnica e scientifica senza la dovuta cautela, abbiamo già troppo da risanare a livello ambientale e sanitario per scelte fatte approssimativamente e dettate solo da interessi finanziari" - evidenzia Capriasca Ambiente. "Scienziati, medici e ricercatori di fama mondiale hanno già allertato nel 2018 con un “Appello Internazionale Stop al 5G sulla terra e nello spazio“, ONU, OMS, UE, Consiglio d‘Europa e i governi di tutte le nazioni". Ancora il sodalizio, mette in rilievo: "Pensiamo che sia un segnale da non sottovalutare, in questo documento si spiega anche che esiste già una letteratura di 10'000 studi che confermano danni biologici importanti per la salute di persone, fauna e flora, dovute alle onde elettromagnetiche non ionizzanti".
Intanto l'associazione ricorda che a livello cantonale è stata depositata, da un paio di mesi, una petizione che ha raccolto 7’228 firme a favore di una Moratoria al 5G, fintanto che non ci saranno studi indipendenti che ne attestino l’innocuità. "Ci auguriamo che Comune e Cantone soppesino attentamente i rischi ai quali potremmo andare incontro con un ulteriore aumento dell’elettrosmog. Che scelgano il principio di precauzione a tutela della popolazione. Auspichiamo che il Comune di Capriasca, visto il crescente dissenso popolare verso il 5G decreti una moratoria Comunale come già fatto dal Comune di Mesocco.