Il vicinato si è mobilitato opponendosi alla domanda di costruzione inoltrata da Swisscom
C’è malumore a Biasca per l'antenna telefonica 5G prevista sul tetto di una palazzina in via Monte Erto. Una zona residenziale dove gli abitanti si sono mobilitati in massa contro l'intenzione dell'istante, ovvero Swisscom. Circa 180 le persone che hanno sottoscritto l’opposizione alla concessione della domanda di costruzione inoltrata al Municipio. Oltre a questa, una seconda opposizione, sottoscritta da un solo cittadino, è stata inviata all’esecutivo entro il 28 agosto, giorno in cui terminava il periodo di pubblicazione.
Da noi contattato Dario Bogana, uno dei firmatari dell'opposizione sottoscritta da 180 persone, domiciliato in via Monte Erto e confinante col fondo privato dove si prevede il nuovo impianto, motiva la mobilitazione del vicinato: «Personalmente non sono contrario all'innovazione tecnologica, ma in questo caso bisogna considerare tutti gli aspetti sul piano della salute e capire se vi possano essere soluzioni alternative. Ad esempio costruire l'antenna fuori dalla zona residenziale, anche se poi rischia di porsi un problema relativo alla potenza di segnale. In generale si sentono spesso opinioni contrastanti sul 5G, e crediamo insomma che non vi sia ancora sufficiente chiarezza».
Altro aspetto criticato, già emerso nell'ambito di opposizioni in altri Comuni, è la «mancanza di trasparenza da parte di Swisscom. Nella domanda di costruzione – continua Bogana – si parla semplicemente di “nuovo impianto di radiocomunicazione mobile”, senza specificare che si tratta di un’antenna 5G. Ciò che abbiamo scoperto approfondendo la questione quando, in quanto confinanti, abbiamo ricevuto per posta l’avviso di pubblicazione della domanda di costruzione».