Una mozione interpartitica chiede la creazione di un Centro di supporto per le difficoltà occupazionali dei cittadini.
In tempi di coronavirus e di smart working, ovvero con la possibilità o ancor più la necessità di portare avanti i propri impegni professionali da casa, la tematica del lavoro è più che mai di attualità. A portarlo sui banchi del Consiglio comunale di Lugano è una mozione interpartitica che chiede la realizzazione, su idea e progetto di Patrizia Gaggero, di un Centro del lavoro e di un ufficio comunale per le urgenze primarie e di supporto al lavoro con riorganizzazione degli uffici esistenti in ambito sociale, del lavoro e del loro raggruppamento.
I dieci consiglieri (ovvero gli indipendenti Giovanni Albertini e Sara Beretta Piccoli, i leghisti Lukas Bernasconi e Andrea Sanvido, il comunista Demis Fumasoli, i liberali radicali Petra Schnellmann e Rupen Nacaroglu, il socialista Carlo Zoppi, il popolaredemocratico Michele Malfanti e l'udc Tiziano Galeazzi) nella loro mozione indicano anche la strada del finanziamento, ovvero far fronte al credito di 2 milioni e mezzo che il Legislativo ha stanziato nel dicembre scorso per rendere operativo il Progetto lavoro attutire le difficoltà nel reinserirsi nel mondo del lavoro.
Per i mozionanti Lugano, pur dotata di alcuni servizi (un ufficio dedicato al sostegno del lavoro denominato “Lugano Network” situato in via Trevano 55, il Servizio di accompagnamento sociale di Pregassona, gli uffici siti in via Carducci per le Prestazioni sociali comunali e l’ufficio per l’Avs e complementare) "non ha attualmente un ufficio di appoggio per i propri cittadini in difficoltà lavorativa che funga da tramite e da supporto agli uffici cantonali esistenti. Non esiste inoltre – non mancano di evidenziare nel loro scritto – un organo sussidiato dal Comune per i propri cittadini che includa servizi per corsi di formazione continua e specializzati in vari settori, servizi per la partecipazione e collaborazione a progetti aziendali, coaching di sviluppo personale, nonché un reale affiancamento e sostegno nella ricerca di un impiego".
A mancare, secondo i mozionanti, "è anche un luogo dove le persone in cerca di impiego possano incontrarsi e maturare scambi di idee, opinioni in materia di lavoro e far capo a postazioni internet. Dal punto di vista della collocabilità del cittadino, ci troviamo di fronte ad un Ufficio regionale di collocamento – lanciano la frecciatina – che non è riuscito ad innovarsi, a rispondere adeguatamente alle esigenze del mercato del lavoro ed affrontare le vere esigenze delle persone alla ricerca di un impiego". Non solo, "occorre inoltre investire maggiormente sul rafforzamento, ampliando le sinergie e la cooperazione con associazioni attive in ambito occupazionale, di Lugano Network per quanto riguarda l’efficacia nel collocare i disoccupati di Lugano". E soprattutto considerando la piramide dell’invecchiamento della popolazione "sarebbe opportuno predisporre un ufficio comunale che supporti le persone anziane nel disbrigo delle pratiche di prima necessità. Dal punto di vista assistenziale poi molte persone navigano sotto la soglia di povertà. Oltre ai casi accertati in assistenza per la perdita del lavoro, ci troviamo confrontati con persone che, pur lavorando, non ne ricavano un reddito sufficiente. I tempi burocratici per l’ottenimento di sussidi – assistenza, assegni integrativi e complementari – sono lunghissimi. Nel frattempo, il cittadino vive in stato di povertà con tutte le conseguenze del caso. Ad un certo punto gli viene assegnata una curatela, ciò che contribuisce a peggiorarne lo stato d’animo, con conseguente possibile aumento di casi sociali".
Per realizzare questo progetto il Municipio di Lugano – sono le indicazioni della mozione – dovrà individuare uno stabile in disuso appartenente al Comune, con più piani, adibirlo e riattarlo in base alle esigenze". Lo stabile dovrà comprendere nuovi uffici e quelli esistenti già esistenti sul territorio, da accorpare in un’unica sede: accettazione per tutte le informazioni immediate; sportello on-line già esistente (www.lugano.ch), che dovrà essere aggiornato in caso di approvazione del Progetto; Ufficio prestazioni sociali comunali (intervento sociale); Ufficio prestazioni sociali cantonali (sportello regionale); Ufficio intervento sociale; Ufficio servizio accompagnamento sociale; Ufficio agenzia Avs e complementare; Ufficio di collegamento e collaborazione con tutte le associazioni e di volontariato esistenti su tutto il territorio; Ufficio di collegamento e collaborazione con tutte le fondazioni no-profit esistenti su tutto il territorio; Ufficio di Lugano Network; Ufficio per i corsi di formazione continui e specializzati; Ufficio per lo sviluppo di nuove idee e la partecipazione e collaborazione a progetti aziendali; Ufficio per il disbrigo delle piccole pratiche delle persone anziane; Ufficio di appoggio per i cittadini in difficoltà lavorativa che faccia da tramite e da supporto con tutti gli Uffici cantonali, regionali e comunali esistenti. Da prevedere, per i mozionanti, è anche il collegamento in rete, lo scambio costante di informazioni tra tutti gli uffici menzionati e la loro collaborazione: "All’interno dello stabile, va predisposto un locale di non meno di 100 metri quadrati, con delle postazioni internet, dove le persone in cerca di lavoro possano liberamente scambiare opinioni, sviluppare nuove idee e creare progetti aziendali da proporre all’ufficio preposto. Non da ultimo la creazione di uno spazio con una struttura logistica in grado di ospitare le associazioni già attive in ambito occupazionale. È consigliabile inoltre allestire all’interno di questo locale un angolo caffetteria che ne rafforzi il ruolo aggregativo".
All'esecutivo cittadino si chiede infine di valutare l’aumento del contributo delle Prestazioni sociali comunali non più adeguate alle esigenze attuali (ovvero 3'000 franchi l'anno per persona singola, 4'000 per coppia, 500 per ogni figlio) e di istituire un fondo di prima necessità per far fronte regolarmente ai bisogni immediati in attesa dell’ottenimento delle
prestazioni.
La creazione di un Centro del lavoro, è quanto si auspicano i dieci cosniglieri comunali, garantirà diversi vantaggi alla Città di Lugano come: dotarsi di un Progetto pilota unico e innovativo per il Comune di Lugano così che anche altri comuni possano prenderne spunto; centralizzare tutti gli uffici nuovi ed esistenti in materia sociale e del lavoro in un unico stabile utilizzando un edificio attualmente in disuso; offrire un punto di ritrovo socialmente utile agli abitanti di Lugano in cerca di un impiego creando un forte legame tra il Comune e il cittadino; riorganizzare, ammodernare e rafforzare gli uffici esistenti; creare una rete di comunicazione efficace, moderna e produttiva tra gli uffici interni ed esterni; diminuire sensibilmente e gradualmente i casi sociali, il numero di chi è in cerca di occupazione e le spese che ne derivano; togliere il più possibile e nell’immediato le persone da situazioni a rischio povertà, per non ritrovarsi a breve in una situazione di collasso; dotare il Comune di un ufficio che si occupi del disbrigo di piccole pratiche per le persone anziane; formare le nuove generazioni e incentivare lo sviluppo di nuove idee per la compartecipazione e la collaborazione a progetti aziendali.