Luganese

Buri: 'La Città di Lugano diventi partner dei progetti Lift'

La mozione interpartitica è stata firmata da rappresentanti di tutti gli schieramenti e chiede al Comune un impegno per gli stage dei giovani

La capogruppo del Partito socialista a Lugano, Simona Buri (Foto Ti-Press)
29 settembre 2020
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Un aiuto per trovare soluzioni di formazione professionale alla fine della scuola dell'obbligo, per la connessione fra scuole e aziende e per iniziare il percorso professionale in maniera positiva. Questi i principali benefici del progetto Lift, avviato in Svizzera nel 2006 e sbarcato in Ticino nel 2013, concepito per prevenire la disoccupazione giovanile. Sostanzialmente, aiuta ragazze e ragazzi di terza e quarta media che potrebbero avere difficoltà nella transizione verso la formazione post-obbligatoria professionale, seguendoli con moduli mirati e organizzando per loro stage aziendali altrettanto appositi. Ebbene, una mozione interpartitica (prima firmataria: la capogruppo in Consiglio comunale del Partito socialista Simona Buri) chiede al Municipio di Lugano di diventare partner del progetto.

In concreto, l'atto chiede di "mettere a disposizione un posto di lavoro settimanale (stage) o più posti di lavoro settimanali a giovani di terza o quarta media durante il periodo scolastico. I ragazzi possono svolgere mansioni alla loro età, nel rispetto delle norme vigenti relative alla legge sul lavoro (quindi niente lavori pericolosi o notturni). Si domanda pertanto all'esecutivo di allestire uno studio di fattibilità e di licenziare un credito per l'attuazione del progetto Lift.