Luganese

Stipendi arretrati, a Campione si attende una parola del giudice

Una quindicina di dipendenti del Comune davanti al Tribunale del lavoro. E l'enclave è schiacciata da debiti per decine di milioni di euro

(Ti-Press)
6 settembre 2019
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Il giudice del lavoro del Tribunale di Como, Barbara Cao, ha aggiornato al prossimo 10 ottobre, l'udienza sulla richiesta di una quindicina di dipendenti del comune di Campione d'Italia, decisi a sollecitare un provvedimento d'urgenza che imponga al commissario straordinario Giorgio Zanzi il pagamento degli stipendi arretrati.

Il giudice del lavoro si è riservata di far conoscere la sua decisione, consentendo alle parti di consegnare, entro il 10 ottobre, ulteriori memorie. Nel corso dell'ultima udienza si è avuta la conferma della drammatica situazione in cui si trova il comune dell'enclave, schiacciato da debiti per decine di milioni di euro nei confronti, soprattutto, dei dipendenti comunali, nella quasi totalità considerati in esubero. Fra i creditori troviamo pure privati e istituzioni ticinesi (Cantone e comune di Lugano).

Ancora una volta è stato sottolineata la (apparente) contraddizione legata al fatto che quando all'ufficio di tesoreria del comune (Banca Popolare di Sondrio) giungono risorse finanziarie, queste non finiscono nelle disponibilità del commissario prefettizio Giorgio Zanzi, ma vengono utilizzate per pagare il mutuo milionario del Casinò. Quindi al comune rimangono le briciole. C'è voluto un provvedimento legislativo per evitare che potesse fare la stessa fine il recente stanziamento straordinario di 5 milioni di euro che l'ex prefetto di Varese ha, in buona parte, utilizzato a favore dei dipendenti comunali e per dare acconti ai creditori privati, sia comaschi che ticinesi.

“Vorrei essere in grado di onorare i debiti del comune, incominciando dai dipendenti, ma risorse non ce ne sono. Ed è quanto è stato fatto presente al giudice del lavoro'', commenta il commissario prefettizio. Nel frattempo, l'attenzione è rivolta all'udienza di lunedì davanti al giudici del Tar del Lazio. Sarà deciso il destino dei 68 dipendenti comunali considerati in esubero. Per 31 di loro il provvedimento era diventato esecutivo dal 1 agosto. Sospeso il 3 agosto a seguito di un decreto d'urgenza del giudice monocratico del Tar del Lazio, nonostante il pronunciamento del Consiglio di Stato.