Effettivi i primi esuberi nell'amministrazione comunale, altri 37 seguiranno a breve. Previsti soltanto 13 posti a tempo pieno e quattro a tempo parziale
Sono esecutivi da oggi, 1° agosto, i primi 31 esuberi al Comune di Campione d'Italia; gli altri 37 lo saranno a breve. I primi ad aver fatto le valigie sono i 28 dipendenti addetti al servizio di controllo del Casinò, chiuso da oltre un anno, e tre dirigenti fra cui il comandante della polizia locale e due dell'area amministrativa. Tutto personale di livello dirigenziale, non più previsto dalla nuova pianta organica che prevede tredici dipendenti a tempo pieno e quattro a tempo parziale, come i due addetti all'ufficio postale svizzero che – considerato il servizio svolto – il commissario prefettizio Giorgio Zanzi ha ritenuto di salvare. Il servizio postale italiano sarà gestito dalle Poste Italiane con proprio personale. I 31 esuberi esecutivi da oggi sono stati posti in collocamento di disponibilità. Ciò significa che per due anni riceveranno direttamente dal ministero del Viminale una disoccupazione pari all'80% dell'ultimo stipendio percepito. Se si dovessero prospettare posti di lavoro nell'Amministrazione pubblica dovranno accettarla. Non è dato sapere quale occupazione potrà essere prospettata agli ex controllori del Casinò, un servizio previsto in tutte le case da gioco italiano. I primi 31 esuberi sono diventati esecutivi a seguito di una delibera dell'ex prefetto di Varese. C'è d'aggiungere che nella riunione di martedì la Commissione per la stabilità finanziaria degli Enti locali ha approvato la rideterminazione della pianta organica del Comune di Campione d'Italia. Da qui due delibere operative. Un passaggio non facile per il commissario prefettizio Zanzi, che in una lettera ai dipendenti in esubero scrive che “le tristi vicende che hanno riguardato il Comune di Campione d'Italia mi hanno purtroppo imposto di adottare questa decisione cui sono giunto al termine di un percorso giuridicamente e soprattutto umanamente molto difficile. Ho ritenuto che, a fronte dell'ineluttabilità della determinazione, nell'interesse dell'Ente e di voi stessi dipendenti, fosse opportuno accelerare al massimo i tempi di questa decisione, onde togliervi il prima possibile dallo stato di incertezza che dura da troppo tempo. Sono conscio di aver dovuto assumere una decisione che chiude un'epoca della storia di questo Comune e mi sento il carico di una tale reponsabilità”.