Luganese

Confermati più di 70 licenziamenti a Campione d'Italia

Il Consiglio di Stato italico ha accolto il ricorso presentato dal commissario prefettizio Giorgio Zanzi, ponendo fine al braccio di ferro tra i lavoratori e il Comune

In riva al Ceresio si aggrava la situazione occupazionale (Ti-Press)
28 giugno 2019
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Sono oltre settanta i dipendenti del Comune di Campione d'Italia che stanno preparando le valigie in quanto considerati in esubero. Il Consiglio di Stato italico accogliendo il ricorso presentato dal commissario prefettizio Giorgio Zanzi - la sentenza è stata pubblicata venerdì mattina - ha confermato gli esuberi, ponendo fine al braccio di ferro tra i lavoratori, contrari ai tagli, e il Comune.

L'estate scorsa, a seguito della dichiarazione di dissesto finanziario del Comune, l'ex sindaco Roberto Salmoiraghi aveva firmato una delibera in cui decretava l’esubero di 86 dei 102 dipendenti del municipio. Una misura drastica, necessaria per adattarsi agli standard previsti a livello normativo tra numero di residenti e numero di dipendenti pubblici. Attualmente i comunali in servizio sono 86: lavoratori che, è bene ricordare, sono a costo zero. E' dall'aprile dello scorso anno che non percepiscono lo stipendio. La delibera aveva scatenato una lunga battaglia legale a suon di ricorsi e controricorsi.

Confermando la legittimità dei tagli il Consiglio di Stato ha messo la parola fine. In riva al Ceresio si aggrava così la situazione occupazionale. I settanta comunali in esubero vanno ad aggiungersi ai cinquecento  ex dipendenti del Casinò, licenziati lo scorso 31 dicembre. Con la nuova pianta organica basata su 15 unità molti servizi saranno soppressi. Come la scuola materna sospesa da un anno. L'ufficio postale - dieci attualmente i postini - non sarà più gestito dal Comune: passa alle Poste Italiane. La polizia locale è destinata a passare da 22 a 2 unità. La nuova pianta organica dal commissario prefettizio sarà scritta entro il prossimo mese di luglio. Già dai prossimi giorni, fa sapere, prenderà in mano la procedura. Per il sistema Campione la situazione si fa dunque sempre più pesante. E lo sarà ancora a lungo. Almeno sino a quando non sarà possibile riaprire il Casinò. Nei prossimi giorni il commissario straordinario Maurizio Bruschi, che negli ultimi due mesi, su incarico del Viminale, ha lavorato su come fare per riaprire la casa da gioco, chiusa da undici mesi a seguito della sentenza di fallimento della Casinò di Campione d'Italia, presenterà le sue conclusioni.