Il commissario prefettizio, Giorgio Zanzi: così aumenteranno di 2 milioni i debiti del Comune
''Sono contento per i dipendenti comunali in quanto comprendo le loro preoccupazioni, ma preoccupato per il comune. Questa decisione del Tar del Lazio è destinata a far aumentare i debiti del comune per circa due milioni di euro''. Così commenta Giorgio Zanzi, commissario prefettizio, la decisione del Tar del Lazio che nel pomeriggio di venerdì, accogliendo l'istanza di sospensiva avanzata dai comunali, ha congelato degli esuberi previsti da una ordinanza comunale dello scorso anno. I provvedimenti sono stati adottati lo scorso 31 luglio dall'ex prefetto di Varese. Trentun esuberi dal 1° agosto e altri 37 esuberi attesi nei prossimi giorni. Provvedimenti presi dal commissario prefettizio alla luce della sentenza del 27 giugno del Consiglio di Stato, massima istanza amministrativa italiana. Considerato che il Consiglio di Stato è assimilabile alla Corte di Cassazione la sentenza dello scorso 27 giugno sembrava aver posto fine alla vicenda, anche se rimaneva aperta la camera di consiglio fissata da un'altra sezione del Tar del Lazio per il 19 novembre per la trattazione nel merito, che ora è stata fissata per il prossimo 9 settembre. Sino a tale data è sospesa l'efficacia degli atti con cui il commissario Zanzi ha disposto la messa in disponibilità di 31 dipendenti (28 del servizio di vigilanza comunale al Casinò) e 3 dirigenti, e i criteri da seguire per l'esubero degli altri 37 comunali. I 31 esuberi esecutivi debbono essere annullati. All'udienza di venerdì non era presente il legale del Comune, in quanto non sarebbe stato informato, per cui non ha potuto costituirsi, mentre il Ministero dell'Interno era rappresentato dall'avvocatura generale dello Stato, che così come è stato nelle precedenti occasioni si è opposto alla istanza dei ricorrenti. A questo punto si impone un interrogativo: il Tar del Lazio era a conoscenza della sentenza di giugno del Consiglio di Stato, l'equivalente della Corte di Cassazione per quanto concerne la giustizia penale e civile? Sorge il sospetto che la sentenza del Consiglio di Stato non sia stata ancora notificata al Tar. Non si spiegherebbe diversamente il pronunciamento del Tar difforme al Consiglio di Stato. Non si esclude quindi che, potrebbero sorgere ulteriori problemi a rendere ancora più complicata una vicenda dai tempi lunghissimi.