Il Consiglio di Stato autorizza lo sblocco, in due tranches, di 80,5 degli 84,3 milioni a favore dei Comuni italiani di confine. Trattenuti 3,8 milioni.
Il Consiglio di Stato ha autorizzato stamane – "all'unanimità", si sottolinea – il versamento all’Italia della quota di imposte alla fonte sul reddito 2018 dei lavoratori frontalieri, secondo l’accordo italo-svizzero del 1974. Il versamento degli 80,5 milioni di franchi avverrà in due tappe e terrà conto della situazione creditizia degli enti pubblici ticinesi nei confronti del Comune di Campione d’Italia. Lo ha reso noto poco fa in una nota l'esecutivo cantonale.
L’importo riconosciuto a titolo di ristorno delle imposte alla fonte 2018 sul reddito dei lavoratori frontalieri è in realtà di di 84,337 milioni di franchi. Tuttavia, specifica il Governo, "ritenuta la perdurante e crescente situazione debitoria del Comune di Campione d’Italia nei confronti di vari enti pubblici e semi pubblici del Canton Ticino (per un ammontare di 3,8 milioni di franchi)" e "considerata la mancanza di informazioni e garanzie chiare da parte del Governo italiano, malgrado l’impegno espresso di onorare il dovuto", il Consiglio di Stato ha deciso di sbloccare entro il 30 giugno soltanto 80,5 milioni. Il saldo, di 3,8 milioni appunto, sarà versato "una volta che gli enti in questione avranno ricevuto dalle Autorità italiane competenti l’integralità della somma a loro dovuta".
Il Dipartimento federale delle finanze e il Dipartimento federale degli affari esteri sono stati previamente informati delle intenzioni e della decisione del Governo cantonale, scrive ancora quest'ultimo.
Il Consiglio di Stato sottolinea infine che procedono le trattative transfrontaliere sulle materie di interesse comune con la Regione Lombardia, formalizzate nella roadmap siglata il 17 dicembre 2018 e che comprendono anche la questione dell’imposizione dei frontalieri. Il Governo auspica che "a breve le parti siano in misura di trasmettere ai rispettivi governi centrali delle raccomandazioni che favoriscano la ratifica in tempi rapidi del nuovo accordo parafato nel dicembre 2015, o una sua variante che risulti in linea con le esigenze del nostro Cantone".
La scorsa settimana, rispondendo a una domanda del consigliere nazionale Marco Romano (Ppd), il 'ministro' degli esteri Ignazio Cassis aveva dichiarato che non sussiste alcun legame tra i debiti dell’enclave e il versamento dei ristorni: i due dossier devono essere trattati indipendentemente l'uno dall'altro, aveva aggiunto il ticinese.
Le risorse che consentiranno al commissario prefettizio Giorgio Zanzi di pagare (almeno parzialmente) una parte dei debiti di Campione d'Italia dovrebbero arrivare nelle prossime settimane. Una decina di giorni fa è infatti stato approvato in Commissione finanza e bilancio della Camera l'emendamento che prevede un stanziamento straordinario di 5 milioni di euro l'anno. L'approvazione dovrà avvenire entro sabato. A Campione d'Italia il contributo non arriverà prima della metà del prossimo mese.