Battaglia del Gruppo a misura d'uomo per l'accessibilità delle rive: il Municipio confermi di voler creare il parco naturalistico
Dopo la battaglia – tuttora in corso e in fase di stand by – contro il progetto di costruzione di un quartiere residenziale di 120 tra appartamenti, uffici e negozi per cui era stata lanciata una petizione firmata complessivamente da oltre 600 persone, il gruppo Melano a misura d’uomo torna a combattere una nuova battaglia: la salvaguardia della riva lago dalla speculazione edilizia e l’accesso libero delle rive a tutti.
L’area interessata e sotto ai riflettori del sodalizio è quella vasta riva lago in cui sorgeva quasi mezzo secolo fa la fabbrica Tannino. Il gruppo Melano a misura d’uomo ha promosso una petizione che chiede al Municipio di confermare pubblicamente che lo scopo primario del Piano particolareggiato del comprensorio riva lago “era ed è quello di realizzare una passeggiata lungo la riva del lago aperta al pubblico e di destinare tutta la superficie inedificabile a parco naturalistico a lago accessibile a chiunque quale zona di svago”. Di più. Il sodalizio chiede che il Municipio ribadisca che “tale scopo primario permane valido anche nell’eventualità che l’attribuzione di una superficie limitata alla zona edificabile (con una superficie utile lorda di 15 mila metri quadri) non venisse approvata dal Consiglio di Stato, essendo tale misura pianificatoria in contrasto con il diritto federale e cantonale superiore in materia di pianificazione e sviluppo territoriale”.
Insomma, la battaglia è quella in atto da lungo tempo e che in Ticino se ne fece promotore il compianto deputato socialista, Bill Arigoni. Scopo: consentire il libero accesso alle rive del lago Ceresio. Un diritto che ancora non trova cittadinanza in diverse località attorno al prezioso specchio d’acqua, bene comune ma sempre più privato, a cominciare dalla città di Lugano. Una mozione a firma di Arigoni è stata di recente rilanciata dal Partito socialista.
Ma torniamo a Melano. Il Piano particolareggiato del comprensorio riva lago è stato approvato dal Consiglio comunale di Melano il 10 aprile 2017 ed è ancora al vaglio delle autorità cantonali. Un piano sul quale tre mesi fa, il 4 febbraio, diversi consiglieri comunali hanno sollevato interrogativi al Municipio in margine a questa pregiata nonché preziosa area a lago, segnatamente sul contenuto del messaggio municipale. E analoga lotta per rendere accessibile al pubblico l’area a lago dei terreni dell’ex fabbrica Tannino viene combattuta da tre associazioni che nel luglio 2017 hanno presentato ricorso contro il Piano regolatore particolareggiato, un’istanza che ad oggi non conosce ancora risposte. Si tratta di Pro natura Ticino, l’associazione Rives publiques e l’associazione Cittadini per il territorio.
Ivo Durisch, coordinatore di quest’ultimo sodalizio e granconsigliere socialista, spiega, da noi interpellato, che la causa è la stessa di quella del Gruppo Melano a misura d’uomo: «Siamo del parere che questa zona pregiata non debba e non possa venir edificata. La mozione di Bill Arigoni chiedeva un Piano di utilizzazione cantonale (Puc) per cui la pianificazione la farebbe il Cantone ed è chiaro che la passeggiata a lago rientri negli obiettivi, unitamente a una zona naturale». Anche perché – come sostenuto nel ricorso delle tre associazioni – un ampliamento della zona edificabile, indipendentemente dall’ubicazione prescelta, vìola anche il Piano direttore cantonale e il diritto cantonale.