L'attenzione dei campionesi è su Palazzo Madama

E' su Palazzo Madama, sede del Senato, che si accentra l'attenzione dei campionesi, in quanto domani pomeriggio dalle 16.30 i senatori si chineranno sui numerosi emendamenti, presentati da tutti i gruppi politici, al decreto fiscale collegato alla legge di Bilancio 119/2018.

L'interesse dei campionesi deriva dall'emendamento che contiene misure in grado di gettare le basi per il rilancio del “sistema Campione”. L'assestamento di Comune e Casinò, alla luce della montagna di debiti accumulati, passa infatti da correzioni attuariali che spettano unicamente alla politica, che dovrebbe finalmente rispondere dopo lunghi mesi di assordante silenzio. Come appreso dalla 'Regione', sull'approvazione del documento non dovrebbero esserci problemi, soprattutto alla luce di una circostanza di estrema importanza, considerato che si temeva un disimpegno del M5Stelle. Si è parlato di un emendamento targato Lega. Si tratta invece di proposte di emanazione governativa, sottoscritte dalla maggioranza giallo-verde. Oltre che dai senatori leghisti Massimiliano Romeo (capogruppo in Senato), Paolo Saviane e Enrico Montani, l'emendamento è stato proposto anche dal senatore pentastellato Pierluigi Paragone, giornalista.

Come andrà a finire questo passaggio, essenziale premessa per gettare le basi per il rilancio dell'enclave, lo si potrebbe conoscere già domani sera, anche se appare più probabile mercoledì.  Come già sottolineato, gli impegni e le scadenze per riaprire il Casinò prevedono tempi lunghi. La novità maggiormente significativa sta nella possibilità di aprire la gestione della casa da gioco a “operatori economici” al fianco di “enti locali e territoriali della Lombardia”. Operatori economici con spalle larghe in grado di mettere in campo ingenti capitali. L'altra importante proposta va ricercata nelle modifiche all'articolo 188-bis (indicato anche come articolo Campione) del testo unico delle imposte sui redditi. Sono previste agevolazioni sia per lavoratori dipendenti, imprese e professionisti e pensionati. Non si parla dei 'comunali' in gran numero considerati in esubero. Tema all'attenzione del ministero dell'Interno, chiamato a deliberare una deroga alle norme che determinano la pianta organica dei comuni in dissesto finanziario.