Luganese

Misure a favore di Campione, 'sì' del Senato italiano all'emendamento

La Commissione finanze decide in zona Cesarini. Tra le misura, la nomina di un commissario straordinario che valuterà la riapertura della casa da gioco

(Ti-Press)
26 novembre 2018
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Nel pomeriggio, uno dei pezzi del complicatissimo puzzle Campione d'Italia si è finalmente incastrato, contribuendo a gettare le basi per ricominciare, dopo aver probabilmente toccato il fondo. La commissione Finanze del Senato, in zona Cesarini (oggi era l'ultimo giorno utile nell'ambito del decreto fiscale 119/2018), ha approvato l'emendamento Omnibus che prevede misure a favore di Campione d'Italia. Tra queste, la nomina di un commissario straordinario che dovrà valutare la possibilità di riaprire la casa da gioco, l'unica azienda in grado di generare risorse e quindi puntellare il 'sistema Campione', fra cui lo stesso Comune in dissesto finanziario, non più in grado di pagare i debiti accumulati nel corso degli ultimi anni. Fra i creditori ci sono anche enti pubblici (Cantone e Comune di Lugano) e aziende private.

Il decreto fiscale 119/2018, con tutti gli emendamenti ammessi dalla commissione Finanze domani in assemblea plenaria, sarà in discussione nell'aula di Palazzo Madama. Sarà l'ultimo passaggio prima che venga collegato alla legge di Bilancio in approvazione entro la fine dell'anno. Solo a quel punto inizierà ufficialmente il purtroppo non breve iter che porterà alla riapertura del Casinò. Dal 1° gennaio diventeranno operativi anche le misure fiscali per i contribuenti campionesi, compresi anche i cittadini Aire residenti in Ticino, ma con il domicilio fiscale in riva al Ceresio.

Nel frattempo, stamane, i 'lavoratori a costo zero' del Comune di Campione, in sciopero oggi e domani, hanno manifestato in piazza Montecitorio davanti alla Camera dei Deputati. Un incontro ha avuto luogo con i parlamentari pentastellati Giovanni Currò (Como) e Niccolò Invidia (Varese), presente anche Francesca Fasolino, segretaria del sottosegretario all'Interno Carlo Sibilia. I rappresentanti sindacali hanno illustrato le peculiarità di Campione d'Italia. Peculiarità che si scontrano con la geografia della nuova pianta organica comunale: 15 dipendenti, rispetto agli 94. Da qui, quindi, i 79 esuberi. Fra le peculiarità, anche il fatto che dipendenti comunali sono i controllori (29 quelli in esubero) del Casinò. Una deroga al rapporto tra residenti e dipendenti comunali è ciò che ancora stamane è stato chiesto ai palazzi della politica romana. Alla 'Regione' risulta che la richiesta è già stata presa in esame dagli esperti del Mef (Ministero economia e finanze). Permane il riserbo sul lavoro sin qui svolto, ma pare che tutto dipenda dalla riapertura del Casinò. Se così fosse, i tempi non saranno comunque brevi. Ai 'comunali' in esubero non resta che ancorarsi all'udienza del 4 dicembre, giorno in cui i giudici amministrativi del Tar del Lazio prenderanno in esame il ricorso contro la delibera comunale che ha previsto gli esuberi.