laR+ Mendrisiotto

‘Nessuna speculazione sul futuro di Sintetica a Mendrisio’

Il Municipio non ha elementi per fare previsioni. Ma i rapporti con i vertici dell'azienda sono ‘regolari’

Gli interrogativi restano aperti
(Ti-Press/Archivio)
2 gennaio 2025
|

Cosa ne sarà di Sintetica? Il Municipio di Mendrisio non intende fare "speculazioni sull'andamento di una azienda". Restando, al momento, nel campo delle ipotesi (su possibili o paventati tagli), la Città non dispone di dati, quindi "si trova nell’impossibilità di prevedere quali potrebbero essere le conseguenze di un tale evento sul tessuto socioeconomico di Mendrisio". Del resto, ribadisce l'Esecutivo dando seguito alle preoccupazioni a cui hanno dato voce i consiglieri comunali Giampaolo Baragiola e Jacopo Scacchi, dell'AlternativA, "l'unica fonte attendibile per conoscere la salute di una azienda è la direzione dell'azienda". Di più non si può dire, neppure sulle ricadute finanziarie che una riorganizzazione industriale può portare con sé: l'autorità comunale, si rimarca, è tenuta "al segreto fiscale".

Di fatto, sul ‘dossier Sintetica’ il Municipio è fermo al 28 febbraio scorso, quando si è ritrovato a tu per tu con il nuovo presidente, nonché direttore generale, Hubert Puech Pays d'Alissac. Prese le redini dell'azienda, fa sapere l'Esecutivo, il Ceo "ha voluto immediatamente incontrare le autorità comunali per fornire informazioni sulla ristrutturazione aziendale intrapresa".

Allargando lo sguardo, in termini generali, si precisa nella risposta all'interrogazione, il Municipio "esprime la sua vicinanza a chi è toccato da un licenziamento. L'evento è sempre doloroso, a volte anche traumatico". D'altro canto, si ricorda, tenere i contatti con le realtà economiche presenti sul territorio è "da sempre una regola". Nello specifico, con Sintetica si intrattengono da sempre rapporti "molto regolari", anche tramite l'Ufficio sviluppo economico. E "quando si viene a conoscenza del fatto che una azienda è confrontata con importanti cambiamenti, la presa di contatto avviene immediatamente".

Cosa si intende fare, allora, per "contrastare l'emorragia di preziosi e qualificati posti di lavoro a ‘valore aggiunto’?", avevano sollecitato i due consiglieri. "L'obiettivo di salvaguardare (e creare) posti di lavoro di qualità è una priorità per l'autorità comunale – si sottolinea –. Tuttavia – si precisa – le limitate competenze in materia attribuite agli enti locali, nonché i numerosi fattori esterni che permettono di favorire il raggiungimento di un tale obiettivo, oltre a non essere di stretta competenza locale sono difficilmente controllabili e condizionabili dai Comuni". Il Municipio, comunque, cerca "nel limite delle proprie competenze di favorire buone condizioni quadro per l'insediamento di aziende con posti di lavoro di qualità, attraverso la pianificazione territoriale, gli investimenti infrastrutturali e i buoni uffici dell'Ufficio sviluppo economico".