Un nuovo accordo di 22 anni tra Svizzera (Ticino) e Italia favorirà l’ammodernamento della flotta e il miglioramento del servizio transfrontaliero
Battelli (vecchi e nuovi) più “green” e più veloci a beneficio del turismo ma anche del trasporto di linea, la possibilità di realizzare e promuovere servizi transfrontalieri dalla Svizzera verso l’Italia e quella di affidare la gestione della navigazione in territorio elvetico a una (nuova) società affiliata, con tutti i benefici del caso in termini di partecipazione pubblica e privata.
È tanto decisa quanto attesa, e quindi storica, la virata effettuata dalla navigazione sul Lago Maggiore (e in parte su quello di Lugano) grazie al nuovo Accordo quadro di cooperazione tra l’italiana Gestione Governativa Navigazione Laghi (che finora era l’unica responsabile del traffico transfrontaliero sul Verbano) e la ticinese Società Navigazione del Lago di Lugano, la quale oltre che sul bacino sottocenerino gestisce la navigazione interna anche su quello locarnese. Una nuova intesa, della durata di ben 22 anni, firmata lo scorso 11 dicembre e presentata presso l’imbarcadero di Locarno non a caso sulla nave Mn Milano, una delle cinque oggi affittate dalla Ggnl alla Snl ma che presto potrebbe venir “riconvertita” all’elettrico o, meglio ancora, essere sostituita da un’imbarcazione di proprietà della stessa azienda ticinese, che come previsto dal nuovo accordo non sarà più obbligata a utilizzare unicamente gli scafi noleggiati alla controparte italiana.
Una limitazione quest’ultima che di fatto impediva anche l’ammodernamento della flotta e che, assieme all’impossibilità di effettuare trasporti verso la vicina Penisola partendo dal Ticino, è stata uno dei punti più criticati della precedente intesa, che sin dalla sua sottoscrizione nel 2018 – quando, sulla base della convenzione risalente al 1992 tra Svizzera e Italia, è nato il cosiddetto “Consorzio dei laghi” –, non ha certo fatto l’unanimità. In questo senso ricordiamo la dura presa di posizione con cui, nel novembre 2021, l’Ente regionale per lo sviluppo del Locarnese e Vallemaggia (Ers-Lvm) aveva denunciato il malfunzionamento del sistema, seguita a ruota dalla richiesta al Consiglio federale del consigliere nazionale socialista Bruno Storni (tramite una mozione firmata dall’intera deputazione ticinese) di disdire l’intesa del 1992 e avviare “negoziati per una nuova Convenzione che permetta una gestione separata e relativa concessione del bacino svizzero del Lago Maggiore”. Da Berna avevano risposto picche, affidando al Canton Ticino il compito di elaborare, con tutti gli attori coinvolti, una proposta concreta per la navigazione sul Lago Maggiore, scaturita infine nel nuovo accordo che entrerà in vigore il prossimo primo aprile fino almeno al 2046, gettando le basi di una rinnovata e duratura cooperazione sia a livello di esercizio sia negli aspetti commerciali e tecnici. E, non da ultimo (anzi), permetterà di implementare il Progetto cantonale per la Navigazione, che mira a “trasformare la navigazione sui laghi ticinesi da semplice mezzo di trasporto a moderno e sostenibile strumento di sviluppo turistico e di mobilità".
«Questo accordo per il nostro Cantone è un grande successo», ha dichiarato Francesco Quattrini, Delegato cantonale per le relazioni esterne, presidente della Commissione mista che ha lavorato all’accordo e tra i suoi principali fautori. Quattrini ha voluto sottolineare come «arriviamo da molto lontano», ricordando, oltre alle tappe già citate, il «cruciale 2016», con il rinnovo della concessione ventennale e «lo sciopero di tre settimane delle maestranze (dei dipendenti dell’allora società di Navigazione Lago Maggiore, preoccupati proprio per la prospettata nascita del consorzio, ndr)». Sul nuovo accordo, il Delegato ha invece evidenziato proprio come risponda alle aspettative del Progetto cantonale, in particolare per quel che riguarda la conferma della gestione sul lungo periodo del bacino svizzero del Lago Maggiore da parte di Snl e lo sviluppo del trasporto turistico anche nel bacino italiano; l’attivazione di una società controllata per la navigazione sul Lago Maggiore, «che rappresenta la porta d’entrata per possibili sostenitori (pubblici e privati, ndr)»; l’elettrificazione della flotta, «processo già iniziato a Lugano».
A tal proposito Agostino Ferrazzini, presidente della Società Navigazione del Lago di Lugano, ha confermato come dei dieci battelli utilizzati oggi sul Ceresio, due sono già stati elettrificati e l’obiettivo è avere una flotta interamente elettrificata entro il 2035 (nell’aprile 2024 verrà inaugurato un debarcadero con trasformatore per la ricarica rapida). Convertendo i vecchi mezzi, certo, ma come ha fatto notare anche il municipale di Lugano Filippo Lombardi, anche grazie a nuovi natanti «che vanno veloci il doppio». Un aspetto quest’ultimo che li rende particolarmente interessanti per Lugano, alle prese «come tutte le città con problemi di traffico», per la quale il collegamento «rapido e rispettoso dell’ambiente» offerto dai nuovi battelli potrebbe rappresentare una parziale soluzione.
Un tema quest’ultimo ripreso anche da Ferrazzini, riferendosi in particolare al traffico transfrontaliero, con le nuove linee ipotizzate ad esempio tra Lugano e Porlezza (collegamento in circa 17 minuti) e tra Ascona e Verbania (secondo il concetto del Tilo dei Laghi) particolarmente allettanti «sia per il turismo, sia per i pendolari, integrando il trasporto a lago con gli altri mezzi».
E se per il numero uno della Snl «quanto stiamo facendo sul Lago di Lugano vorremmo replicarlo sul Verbano», è facile capire l’entusiasmo di Stefano Gilardi, sindaco di Muralto e vicepresidente del locale Ente regionale di sviluppo… «Facciamo vivere il lago – il suo appello –. Se il lago (Maggiore in questo caso, ndr) è lo specchio d’acqua in cui si riflette un’intera regione, la navigazione è uno dei suoi principali biglietti da visita. Per questo è necessario guardare al futuro e innovare: sia a livello tecnologico, con nuovi natanti all’avanguardia e attenti alla sostenibilità ambientale, sia per quel che riguarda il turismo, integrando il trasporto pubblico per un’offerta a 360 gradi, comprendente eventi e gastronomia». Per Gilardi «il potenziale di sviluppo è ampio e sta a tutti noi precedere insieme nella giusta direzione», riferendosi in particolare ai Comuni del Locarnese e all’Ers-Lvm, «da anni molto sensibili su questi temi e pronti a fare la loro parte».
Così come sono pronte ad andare nella medesima direzione dei “colleghi” svizzeri anche le autorità italiane, come d’altronde dimostra la durata dell’accordo, ben 22 anni… «In collaborazione con Snl ci accingiamo a effettuare il salto nell’elettrico, un percorso condiviso soprattutto nell’ultimo periodo, nel quale abbiamo capito che insieme siamo più forti e possiamo offrire un servizio migliore, anche in chiave ambientale – ha assicurato Alberto Chiovelli, direttore centrale di Gestione Governativa Navigazione Laghi –. Quello di oggi è un traguardo raggiunto grazie a un grande lavoro, ma soprattutto un punto di partenza che porterà a miglioramenti strutturali. Siamo pronti a partire».