È l'obiettivo di una mozione interpartitica (primo firmatario Gianfranco Cavalli della Sinistra Unita) che presenta precise richieste al Municipio
"Permettere a tutte le persone di vivere una vita piena e attiva, indipendentemente dalla loro condizione, è un diritto fondamentale". Si apre così la mozione intitolata "Per una Locarno inclusiva e accessibile" che verrà inoltrata domani, Giornata internazionale delle persone con disabilità, al Municipio cittadino da alcuni consiglieri comunali della Sinistra Unita (Gianfranco Cavalli è il primo firmatario), del Centro e di Avanti con Ticino e Lavoro.
"Partecipare alla vita cittadina significa poter esercitare i propri diritti, ma per farlo è indispensabile avere accesso alla propria città e ai servizi che essa offre – prosegue l'atto indirizzato all'esecutivo locarnese –. Nonostante i miglioramenti, l'accessibilità nella città di Locarno rimane ancora limitata, con molte barriere presenti. Queste barriere non sono solo di natura architettonica, come scale e ostacoli fisici, ma anche di tipo linguistico, strutturale e, soprattutto, culturale. Quando parliamo di città accessibile, ci riferiamo a uno spazio inclusivo, in grado di accogliere persone con caratteristiche e necessità diverse, senza escludere nessuno. L'accessibilità riguarda tutti: bambini, giovani, anziani, persone con disabilità fisiche, sensoriali, cognitive o psichiche, sia permanenti che temporanee, e chiunque si trovi in una situazione di fragilità o difficoltà". Per i firmatari, "le barriere che ostacolano la partecipazione delle persone con disabilità non limitano solo queste persone, ma rappresentano un freno per un’intera fascia di popolazione". Per evitarlo, tra le altre cose servono "personale e funzionari preparati all’ascolto e capaci di comunicare con cittadini e turisti. Offrire servizi, eventi e infrastrutture senza escludere nessuno rende una città non solo più funzionale, ma anche più bella per chi la vive e la visita".
A supporto di queste considerazioni, la mozione cita l'Oms (un ambiente che non facilita la partecipazione sociale e l’inclusione, amplifica la condizione di disabilità di una persona), la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità (che richiede lo sviluppo di progetti, strategie e l'utilizzo di strumenti che favoriscano la partecipazione sociale delle persone con disabilità, anche a livello comunale) e sottolinea come "un approccio inclusivo nella progettazione delle infrastrutture offre vantaggi non solo sociali, ma anche economici e turistici". Inoltre, "Locarno e il suo territorio vantano diversi siti di interesse storico e culturale. Migliorare l'accessibilità a questi luoghi, senza comprometterne il valore storico e culturale, ne accrescerebbe significativamente la fruibilità, portando benefici nei settori precedentemente menzionati. In sintesi, eliminare le barriere architettoniche e creare edifici e spazi, fisici o digitali, accessibili a tutte e tutti non è solo un dovere della nostra città, ma anche uno strumento per renderla più attrattiva".
Da qui, l'invito ai colleghi del legislativo di "approvare il principio di dichiarare Locarno città inclusiva" e soprattutto di presentare tutta una serie di richieste al Municipio, tra cui quella di "elaborare un documento strategico atto a valutare lo stato attuale dell’accessibilità della città; definire come intervenire nei luoghi e nei servizi che presentano barriere fisiche, di comunicazione o di accoglienza al pubblico; sviluppare misure di promozione culturale dell’accessibilità; definire come monitorare, sin dalla nascita, i nuovi progetti in territorio comunale (costruzioni, eventi, installazioni e altro) affinché sia considerata anche la loro inclusività". Cavalli e gli altri consiglieri comunali mettono sul tavolo anche la richiesta di "definire all’interno dell’amministrazione comunale un referente comunale per l’accessibilità" e di "includere nei processi di sviluppo della città le persone in situazione di handicap e professionisti del settore attraverso l’istituzione di una delegazione o una commissione di nomina municipale", quale "organo consultivo per questioni puntuali o scambi di riflessione inerenti alle questioni legate all’accessibilità e all’inclusività".