La sfida di Pamela Colombini, la nuova gerente del chiosco annesso al distributore, che funge da punto vendita e luogo di ritrovo
Dopo l’annunciata riapertura del buffet della stazione delle Fart di Camedo, anche se in una veste un tantino diversa, ecco che dalla stessa località di confine arriva un’altra, positiva notizia, per la popolazione locale e i turisti/frontalieri in transito. Ha infatti riaperto i battenti proprio ieri sera anche il chiosco annesso al distributore di benzina di Eni, a due passi dal confine di Stato di Camedo-Ponte Ribellasca, in via alla Dogana 40. Chiuso dal dicembre 2023, il negozietto era diventato un apprezzato punto di ritrovo per gli abitanti della frazione, i frontalieri diretti in Valle Vigezzo e gli operai delle ditte di passaggio in zona; ha pure accolto, dal 2018, l’agenzia postale in partenariato dell’alta valle, dopo la chiusura dell’ufficio di Camedo da parte della Posta. Un piccolo locale strategico d’incontro e di sosta, dunque, la stazione di rifornimento, che fungeva da sportello di cambio valuta, oltre che da negozietto di vendita di tabacchi, coloniali e merci. Un esercizio commerciale, insomma, che aveva anche una valenza sociale. Se ne sentiva la mancanza (in un paese che ha subito nei decenni passati un lento e progressivo spopolamento) dopo che la saracinesca era stata abbassata e le pompe affidate al dispositivo automatico.
A sollevarla è Pamela Colombini, cinquantenne luganese, nonno originario di Camedo. Una sfida non certo facile, quella rilevata da Colombini, decisa a «dare un fattivo sostegno a una valle nella quale venivo sin da piccola in vacanza. Vedere chiuse tutte questa piccole attività mi rattristava e così, fatti due calcoli, ho deciso di lanciarmi, accompagnata da mia madre. Dopo trent’anni di lavoro in un istituto bancario, sentivo il bisogno di cambiare aria e di provare qualcosa di un po’ diverso, anche se so che inizialmente non sarà facile». Un bell’esempio di attaccamento alle proprie radici.
Il suo chiosco, che offrirà anche un servizio di take away e panini caldi, sarà aperto dalle 5.30 alle 18.30-19, a seconda dei flussi di frontalieri e turisti. Pamela Colombini potrà contare sull’aiuto di due collaboratrici, una impiegata al 100 e l’altra al 50%. La sfida è dunque lanciata. Ma è soprattutto una speranza diventata realtà per un territorio marginale, ora pronto a ripartire grazie a queste ultime due iniziative. E, si spera, molte altre a venire.