All’Istituto Al Burio parallelamente alle lezioni, riprese lunedì per 202 allievi, proseguono per ora senza intoppi i lavori di risanamento
I termini cantiere e scuola vengono spesso affiancati con un significato più metaforico che letterale, ma quest’anno nel caso dell’Istituto scolastico comunale di Gordola l’abbinamento è decisamente concreto e reale. I 202 allievi della Scuola elementare Al Burio che lunedì sono tornati sui banchi, si sono infatti ritrovati immersi in un ambiente decisamente mutato rispetto a quello che avevano lasciato a giugno. E continuerà a cambiare nei prossimi mesi.
Proprio con la fine dell’anno scolastico 2023/2024 sono iniziati, come da programma, i lavori di ristrutturazione del centro. Un progetto che, lo ricordiamo, ha avuto un lungo e travagliato iter, passato da un primo messaggio presentato e ritirato dal Municipio nel 2018 a un referendum nel 2021 (il 54,1 per cento della popolazione aveva dato il via libera alla sistemazione di spogliatoi e palestra, nonché all’aggiornamento del progetto complessivo). Fino all’approvazione risicata – 18 favorevoli (5 contrari e 4 astenuti) su una maggioranza necessaria di 16 – nel dicembre del 2022 da parte del Consiglio comunale del credito di 15,5 milioni di franchi per il risanamento globale, che tra le altre cose prevede uno standard energetico Minergie, il rifacimento di piscina, mensa e cucina, un nuovo impianto fotovoltaico, la sistemazione del giardino della Scuola dell’infanzia, un impianto di riscaldamento con sole pompe di calore e quello di raffreddamento per migliorare il comfort nei mesi più caldi.
Tra i punti più dibattuti (e temuti, come dimostra anche la petizione contraria che ha raccolto 180 firme), l’organizzazione del cantiere e le modalità d’esecuzione dei lavori, previsti non solo nelle vacanze ma anche in concomitanza con le lezioni, per non allungare i tempi e riuscire a terminare i lavori entro settembre 2026, in tempo per l’inizio dell’anno scolastico 2026/2027. Necessario quindi lo spostamento di una parte delle classi in prefabbricati e alla fine, dopo un processo anche in questo caso non sempre lineare e con diverse discussioni, si è optato per piazzare questi ultimi presso la sede della Scuola dell’infanzia Ai Campisci (distante 200 m in linea d’aria). Lì sono “migrate” le due sezioni della SI che avevano la sede al Burio (per un totale ora di 93 bambini), dove si è quindi liberato spazio, sia esterno sia interno, necessario per mettere in pratica tutte le misure (in primis la creazione di aule provvisorie) per permettere lo svolgimento dei lavori senza creare troppi problemi al personale e agli allievi dell’istituto.
Il risultato? «Decisamente buono direi – ci spiega la direttrice Morena Bellanca –. Le aule provvisorie della Scuola dell’infanzia sono state aperte in tempo e devo dire che si sono rivelate molto accoglienti, le docenti hanno davvero svolto un ottimo lavoro di preparazione e loro stesse sono contente del risultato finale. Anche gli spazi temporanei ricavati alle Scuole elementari vanno bene. In generale a livello logistico non ci sono stati particolari problemi, per cui nonostante il cantiere in corso abbiamo iniziato bene, speriamo di proseguire così».
Un cantiere che, sottolinea il sindaco di Gordola Damiano Vignuta, «attendevamo dal 2007, quando si è iniziato a parlare del risanamento delle scuole, e che restituirà degli spazi educativi di maggior qualità rispetto a quelli precedenti. Per complessità, importo dell’investimento e anche per l’iter non proprio lineare, si tratta del cantiere in assoluto più importante da sempre per il nostro Comune. La difficoltà principale sta proprio nel fatto che il cantiere viene portato avanti con le scuole aperte, una convivenza forzata che proseguirà per i prossimi due anni ma che abbiamo deciso di “accettare” per ridurre i tempi. Se non l’avessimo fatto, i lavori sarebbero durati almeno il doppio».
Lavori che sono seguiti da vicino dal Municipio attraverso uno specifico gruppo di lavoro e che «a oggi avanzano nel pieno rispetto sia dei tempi sia dei costi, per cui siamo soddisfatti».
Gli interventi di risanamento sono previsti in tre fasi. Nella prima, di circa 10 mesi e che dovrebbe quindi concludersi a fine febbraio 2025, oltre al citato allestimento delle aule provvisorie Ai Campisci, la priorità è stata data alle opere di demolizione e alla bonifica dei materiali contenenti amianto del blocco D (in parte anche A ed E). A tal proposito, è stato accertato che gli interventi sono stati eseguiti – durante l’estate – secondo le regole della tecnica e che i controlli e le analisi conclusive hanno confermato che le aree sono state bonificate e sono agibili senza alcuna riserva. Eseguita anche un’analisi dell’aria per la verifica (non obbligatoria) della concentrazione di fibre di amianto respirabili (Far) esternamente alla zona di bonifica e anche in questo caso non sono stati riscontrati problemi. Nel rapporto allestito dallo studio specializzato Iprac Consulenze, si legge inoltre che “nessuno dei materiali contenenti amianto ancora in posto rappresenta un problema per la salute degli occupanti in un contesto di normale utilizzazione degli edifici. Le operazioni di bonifica dei materiali contenenti amianto ancora presenti nell’edificio e che saranno soggetti a futuri lavori edili, si svolgeranno nelle prossime fasi di lavoro previste nelle pause della didattica”.
Infine, da segnalare come il cantiere in corso a Gordola abbia per certi versi spinto, o meglio anticipato, la creazione di una sesta sezione di Scuola dell’infanzia (composta da 14 allievi), anche se in “trasferta”… «Negli ultimi anni il numero di bambini iscritti alla SI è aumentato notevolmente, tanto che era già prevista l’aggiunta di una sezione nel prossimo anno scolastico, ossia 2025/2026 – spiega ancora la direttrice Bellanca –. Visto però che con il cantiere gli spazi all’interno dei container posizionati Ai Campisci risultano più limitati, si è deciso di anticipare la creazione della nuova sezione ma di ubicarla per forza di cose a Gerra Piano». Una soluzione resa possibile dalla «buona collaborazione con Locarno» e che ha permesso al Municipio di Gordola di raggiungere «l’obiettivo di abbassare il numero di allievi per sezione per offrire una miglior qualità di insegnamento e di apprendimento».
È invece stato provvisoriamente trasferito a Riazzino (sede sotto la direzione di Gordola) l’ambulatorio di logopedia.