La variante di Piano regolatore fissa i parametri della zona a destinazione vincolata per contenuti alberghieri, con attenzione a paesaggio e natura
In un comunicato congiunto, i Municipi di Ascona e di Locarno hanno annunciato la pubblicazione, dal 2 settembre per una durata di 30 giorni, della variante di Piano regolatore per il comparto del resort Castello del Sole, adottata dai legislativi comunali rispettivamente nel 2020 e nel 2021. «Si tratta di consolidare un’importante realtà economica e turistica presente nel Locarnese da molti decenni e al contempo di valorizzare ulteriormente delle ricchezze paesaggistiche e naturalistiche di assoluto pregio», le parole del sindaco di Locarno Nicola Pini, al quale fa eco il suo collega asconese Giorgio Gilardi: «L’offerta alberghiera della nostra regione deve essere sostenuta e posta nelle condizioni di svilupparsi per adattarsi a un mercato in costante evoluzione».
"Già a fine anni 80 erano state avviate delle discussioni con i proprietari di una delle strutture alberghiere di maggior pregio del Locarnese – indicano nella nota i due Comuni –, al fine di dare una base pianificatoria che permettesse un incremento dell’offerta e la semplificazione delle procedure relative agli investimenti necessari per l’adattamento di edifici e impianti. Da quel momento è partita la procedura per un adeguamento specifico degli strumenti pianificatori. Il fatto che l’albergo si sviluppi sul territorio giurisdizionale di due diversi Comuni ha sicuramente reso più complesso e macchinoso l’iter, determinando la necessità di un coordinamento completo dei contenuti della variante nei due Piani regolatori comunali. Dopo le difficoltà iniziali, la buona collaborazione instauratasi tra Ascona e Locarno, rispettivamente con i proprietari dell’albergo e dei terreni interessati, ha portato a una soluzione totalmente condivisa, preavvisata favorevolmente pure dal Dipartimento del territorio".
La variante in questione fissa innanzitutto la destinazione a carattere esclusivamente turistico-alberghiero (da qui il suo nome di Zona a destinazione vincolata per contenuti alberghieri). In seguito, viene definita in modo chiaro un’area dove è ammessa la costruzione o l’ampliamento di edifici, con dei parametri edificatori (altezze e indici) mirati alla conservazione dell’attuale assetto paesaggistico e naturalistico, con volumi che si integrano perfettamente nel contesto circostante. Lo sviluppo dei nuovi edifici dovrà essere parte integrante di un Piano di quartiere che consideri anche una sistemazione adeguata degli spazi liberi da costruzioni, con una particolare attenzione alla formazione di superfici verdi e alberate.
"I Municipi di Ascona e di Locarno salutano con piacere questo ulteriore passo verso il rafforzamento della vocazione turistica del Locarnese e la conferma della sua eccellenza su scala nazionale".