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Piano particolareggiato del nucleo di Ascona, passo avanti

Terminata la fase di consultazione della variante. Il capodicastero Maurizio Checchi spiega iter e contenuti

Area importante dal punto di vista architettonico
(Ti-Press)
24 luglio 2024
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Ad Ascona prosegue l'iter in vista dell'adozione del Piano particolareggiato del nucleo. Dal 12 giugno al 12 luglio si è svolta la fase di consultazione della variante: un mese durante il quale si è potuto consultare la documentazione completa, con piani e cambiamenti. L'obiettivo è stato quello di permettere ai cittadini, alle persone o agli enti con un interesse legittimo di presentare le proprie osservazioni scritte. “In questa fase non vi è possibilità di ricorso – ha ricordato il Municipio –. Eventuali ricorsi potranno essere presentati al momento della pubblicazione a seguito dell’adozione della variante da parte del Consiglio comunale. Il Municipio potrà tuttavia tener conto di eventuali osservazioni nell’ambito della stesura dell’incarto definitivo da sottoporre al legislativo”.

Il Piano particolareggiato del nucleo (Ppn) è uno strumento importante, che (ri)disegna con rigore ed estrema precisione il futuro del quartiere storico del borgo. Un comparto di pregio che svolge pure un ruolo essenziale per l'attrattività turistica della località affacciata sul Lago Maggiore. A spiegarci i contenuti e la procedura che sta seguendo il Ppn è il municipale Maurizio Checchi (il Centro), capo del dicastero pianificazione.

Quali sono gli elementi principali sui quali si basa il Ppn? Quali gli obiettivi?

Evidentemente, trattandosi di un nucleo storico di importanza nazionale, l’obiettivo principale è sicuramente quello della tutela e della valorizzazione del contesto urbanistico, senza però dimenticare la sicurezza del diritto per i proprietari. Va infatti ricordato che nel 2015 il Consiglio di Stato non aveva approvato il Piano particolareggiato del nucleo di Ascona, elaborato nell’ambito della revisione generale del Piano regolatore (adottato dal Consiglio comunale nel 2012). Si è così venuta a creare una specie di “vuoto pianificatorio”, essendo tornato di fatto formalmente in vigore il Ppn degli anni Novanta, uno strumento sicuramente non più adeguato ai tempi.

Quali novità verranno introdotte?

Più che di novità, direi che l’attuale proposta di Ppn, discussa anche in diversi ambiti negli ultimi anni con l’amministrazione cantonale, cerca appunto di aggiornare lo strumento pianificatorio alle vigenti disposizioni legali. A titolo esemplificativo, viene fatta una proposta su quelli che sono i beni culturali da tutelare, così come la definizione precisa delle modalità di intervento sulla sostanza edilizia, sempre con un obiettivo di una sua valorizzazione (posa di impianti energetici sui tetti eccetera).

Quali sono i problemi che avete incontrato nella stesura del Ppn?

Come in tutti gli ambiti della pianificazione, non solo quella dei nuclei storici, c'è un evidente aumento della complessità, dal punto di vista del merito, ma anche da quello formale. Sempre più interessi e sempre più leggi e attori si contendono lo spazio sempre più “ristretto”. Anche nel caso del Ppn, il Municipio ha dovuto fare, dopo un aggiornamento delle basi tecniche (rilievo dei beni culturali e altri aspetti) un importante lavoro di ponderazione degli interessi sulla cui base formulare la proposta pianificatoria messa in consultazione.

Al termine della procedura di deposito dei documenti relativi alla variante, sono giunte molte osservazioni? Su quali aspetti si concentrano?

Nei termini previsti dalla procedura (metà luglio) il Municipio ha ricevuto quattro osservazioni, tutte di proprietari di fondi nel nucleo, con richieste di delucidazioni relative al loro oggetto e, in alcuni casi, con motivate proposte di adeguamento della proposta pianificatoria.


Ne avete già preso visione in dettaglio? Ne terrete conto nella stesura del Ppn che poi sottoporrete al Consiglio comunale?

No, le osservazioni entrate non sono ancora state visionate nel dettaglio, ma sicuramente (visto che lo impone anche la legge) ne dovremo tener conto nell’ambito della proposta da sottoporre al legislativo comunale.

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