Locarnese

‘Il delta della Maggia va reso più fruibile’

Le raccomandazioni della Commissione Piano regolatore di Locarno a margine della variante per il Castello del Sole

Il delta della Maggia
(Ti-Press)
27 ottobre 2021
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La variante di Piano regolatore (Pr) per il Castello del Sole (albergo che si trova a cavallo del territorio di Ascona e Locarno) supera anche lo scoglio della Commissione Pr della Città. Il rapporto (relatore è Giovanni Monotti del Plr) approva sia la compensazione – che sarà reale – del terreno sottratto all’agricoltura, sia la definizione esatta della destinazione dei nuovi spazi concessi al cinque stelle: “Nemmeno in futuro potranno essere concesse altre destinazioni non strettamente legate all’attività alberghiera”.

Ma il rapporto si spinge oltre, indirizzando al Municipio precise raccomandazioni per far sì che il comparto del delta della Maggia diventi più fruibile come area di svago pubblica. “Le zone circostanti i fiumi Melezza e Maggia sono perlopiù verdi (superficie agricole, golene, rive laghi eccetera) e posseggono caratteristiche e vocazioni diverse, ma rappresentano tutte importanti luoghi d’incontro e svago per la popolazione; sono aree variegate, talune inserite o direttamente confinanti con spazi urbani, altre invece hanno vocazione prettamente naturalistica: ciò malgrado, tutte necessitano di una continuità, una messa in rete e una differente fruibilità”.

In concreto la Commissione avanza alcune proposte. La prima è quella che riguarda i collegamenti tra l’argine insommergibile della Maggia con il territorio di Ascona. La nuova passerella ciclopedonale permette di attraversare il fiume, ma sulla sponda destra (che gli abitanti della città stanno scoprendo) ci si trova di fronte a ostacoli. Per i ciclisti, ad esempio, non esiste un passaggio ufficiale che colleghi la pista sull’argine alle strade di Ascona (per poi raggiungere il lungolago, il lido e altre zone). L’unica possibilità è “una non confacente e pericolosa rampa in materiale sciolto, scavata dall’usura del tempo nel fianco dell’argine”. Rampa che per altro sbuca su un sedime privato (le scuderie dei Terreni alla Maggia) dove è prevista l’eliminazione del diritto di passo. I Commissari chiedono perciò che venga realizzato il collegamento più a monte, a circa un centinaio di metri dall’attuale, da tempo pianificato e riportato a registro fondiario.

Discorso analogo per la possibilità di fruizione pubblica delle aree demaniali, con la necessità di disporre finalmente del collegamento tra la porzione terminale della strada d’argine e il porto regionale di Ascona, aggirando l’area protetta. “Il tema delle passeggiate a lago e il relativo recupero delle rive rientrano tra gli obiettivi del Piano direttore volti sia a favorire l’acquisizione e la sistemazione di zone da destinare allo svago e al ristoro pubblico, sia al recupero, alla scadenza di concessioni, dei sedimi di dominio pubblico attualmente occupati”.